A CANTU' I NAZISTI NON CI DEVONO ANDARE. QUESTO VUOL DIRE ANTIFASCISMO

Cantù -

E tre. E’ il terzo anno consecutivo che i nazisti di tutta Europa si ritrovano a Cantù per un loro raduno. E il sindaco, espressione di una lista civica, per la terza volta, concede la piazza. Così il 12 e 13 settembre  fascisti e  nazisti saranno a Cantù.  A meno che lavoratori, cittadini, antifascisti glielo impediscano. Certo la Costituzione e la legge proibiscono la ricostituzione del partito fascista e l’apologia del fascismo, ed è giusto ricordarlo, ma la realtà è un’altra cosa. In un clima europeo dove, dalla Grecia all’Ungheria, torna a farsi sentire forte la propaganda e la pratica nazifascista, si moltiplicano cedimenti, ammiccamenti, aperte alleanze tra queste forze e partiti di destra. In Italia per esempio, la Lega Nord. Che rivendica il suo razzismo a voce aperta ed è alleata a formazioni fasciste come Forza Nuova. Solo quindi la mobilitazione reale potrà impedire il raduno nazista di Cantù. Il diritto alla resistenza non è una parola vuota, è una pratica che più volte ha scongiurato in Italia il ritorno a forme più o meno mascherate di fascismo. USB di Lecco e Monza si uniscono a tutte quelle forze che, nella pratica e non a parole, si richiamano a quegli ideali di libertà e uguaglianza che hanno saputo imporsi con la lotta armata partigiana.