SCUOLA NEL CAOS: L'ASSEGNAZIONE DELLE CATTEDRE HA MANDATO IN TILT L'UFFICIO PROVINCIALE

Milano -

Mentre a partire dal 1° settembre vedremo gli effetti nefasti della legge 170/15 all'interno delle scuole, mentre ci avviamo verso la scuola del preside manager e sceriffo, della privatizzazione, dello sfregio della didattica e del vero lavoro di insegnamento/apprendimento, il ministero della Pubblica istruzione ci mostra ancora una volta il suo vero volto, in tutta la sua inefficienza.

Dal 26 agosto l’Ufficio provinciale di Milano ha iniziato le convocazioni dei docenti assunti in ruolo all’inizio del mese, per la scelta della sede ed esattamente dal 25 di agosto il sito web dell’Usp Milano è in tilt. Così è pressoché impossibile per i docenti consultare calendari e disponibilità. A ben poco servono le mail che l’Usp invia ai sindacati, chiedendo loro di fare quel lavoro di informazione e pubblicità dei dati che è un preciso compito istituzionale della pubblica amministrazione, o la pubblicazione sul sito dell’Ufficio scolastico regionale, che non viene consultato abitualmente dal personale che sa di doversi rivolgere all’ufficio provinciale.

La cosa più inquietante e al tempo stesso ridicola è che il sito dell’USP era in sofferenza da tempo e che gli stessi funzionari si aspettavano questo crollo, che puntualmente è arrivato nel momento meno opportuno.

Ci sarebbe davvero da ridere, per la palese incapacità dell’apparato di funzionare anche nei compiti più basilari, quello stesso apparato che va tanto orgoglioso di una riforma vergognosa che rischia di affossare definitivamente la scuola pubblica statale, se solo in tutto questo non ci fossero in gioco la vita e le scelte dei lavoratori, che subiscono danno e beffa di questa gravissima inefficienza.

Non riusciamo neanche a immaginare cosa accadrà la settimana prossima, quando le convocazioni da pubblicizzare sanno quelle a tempo determinato e dove il non presentarsi ad una convocazione significa perdere il posto per quell’anno, quindi il lavoro, lo stipendio e i punti.

Ci auguriamo che questa grottesca vicenda venga risolta in modo definitivo al più presto, per il bene della scuola e dei suoi lavoratori e per il bene anche dell’Usp Milano, che rischia di essere preso d’assalto dai docenti inferociti. Proprio questo ufficio che, spesso più realista del re, dà seguito alle iniziative ministeriali e governative prima ancora che siano ufficializzate. Se mettesse la stessa solerzia nella gestione del proprio lavoro quotidiano, staremmo tutti certo molto meglio.

 

 USB/Scuola-Pubblico impiego Milano