ALL'IP FALCK SESTO SAN GIOVANNI, STATO DI AGITAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEL CORSO SERALE

Milano -

Gli effetti dei superpoteri che i presidi ritengono di acquisire in virtù della cosiddetta “buona scuola” iniziano a farsi vedere anche prima che la stessa legge sia efficace al 100%.

Le RSU dell’istituto Falck di Sesto San Giovanni hanno infatti proclamato lo stato d’agitazione del personale per scongiurare la chiusura ingiustificata del corso serale.

Il corso è un’istituzione storica nel sestese e, nei quasi vent’anni dalla sua apertura, ha visto crescere anche l’anno scorso le iscrizioni. Ma la DS nel corso dell’estate ha avviato un percorso per non aprire le classi iniziali, congelando le richieste di iscrizione e arrivando a comunicare agli iscritti che le classi non sarebbero state attivate. Tutto ciò a fronte di quasi cinquanta di iscrizioni già accettate, che avrebbero comportato, come negli anni scorsi, la costituzione di due classi. Inoltre le iscrizioni ai corsi serali sono possibili fino al 15 ottobre!

Alle richieste di spiegazioni avanzate dalle RSU, la dirigenza non ha dato risposta. Da qui la decisione di avviare le procedure di mobilitazione e, quindi, di chiedere un incontro per la “conciliazione” davanti al prefetto.

Se la DS non volesse recedere da questo atteggiamento ingiustificabile, le RSU proclameranno lo sciopero dell’istituto; infatti non è possibile accettare che venga cancellato, senza motivazioni valide, un corso radicato sul territorio, apprezzato dall’amministrazione locale e da un’utenza di lavoratori che non hanno avuto la possibilità di completare gli studi nei tempi canonici e possono, grazie ai corsi serali, prendere il diploma, riqualificarsi, investire su se stessi.

Nessuno degli organi collegiali (Consiglio di Istituto e Collegio dei docenti) ha mai deciso di chiudere i corsi serali (commerciale e socio-sanitario).

Inoltre non va sottovalutata la ricaduta di tale decisione sul personale dell’istituto. La chiusura delle due classi iniziali quest’anno, porterà all’esaurimento dell’intero corso in breve tempo; questo comporterà una consistente perdita di posti di lavoro sia per il personale docente sia per quello ATA.

E questo è solo il primo assaggio degli effetti dei superpoteri del dirigente scolastico