PRECARI IN PIAZZA: MARTEDI' 1 MARZO PRESIDIO ORE 18 PIAZZA DUCA D'AOSTA MILANO

Milano -

I migranti, i precari e le precarie; gli operai e le operaie che ai migranti sono legati nelle fabbriche e lungo le catene transnazionali dello sfruttamento; i lavoratori pubblici e privati, del terzo settore, della logistica; i lavoratori autonomi di seconda generazione e partite Iva; gli studenti e ricercatori che rifiutano i tagli e la mobilità; i rifugiati e i lavoratori e lavoratrici dell’accoglienza che negli ultimi mesi hanno lottato contro le politiche dell’emergenza e dell’esclusione e contro la propria quotidiana precarietà; gli insegnanti, che rifiutano la degradazione della scuola pubblica e le politiche di subordinazione e discriminazione dei migranti cui il governo li vuole obbligare: tutte queste figure oggi frammentate devono trovare convergenza.

 

Assistiamo da anni a un una politica mondiale e nazionale violenta, assassina, antisociale. Miliardi di dollari e di euro per armamenti sottratti allo stato sociale. Una guerra globale che ha costretto migliaia di uomini, donne e bambini ad attraversare i confini d’Europa scatenando una crisi politica e istituzionale senza precedenti. I migranti hanno reso evidente che la politica dei muri, che distrugge Schengen e ripropone la vergogna delle deportazioni, è l’altra faccia delle politiche di austerity, una leva fondamentale attraverso cui precarizzare tutto il lavoro.

 

Politiche che hanno dato vita da un lato a atteggiamenti con derive razziste e a un processo di disumanizzazione dei migranti, e dall’altro alla proliferazione della disoccupazione di massa, alla diffusione della povertà, all’attacco ai diritti dei lavoratori e al sindacato in quanto strumento di difesa e di lotta collettiva, a privatizzazioni e tagli alla spesa sociale.

 

«24 ore senza di noi» significano allargare lo spazio del «noi», creando le condizioni affinché tutti coloro che sono sfruttati e vivono in uno stato di precarietà a tempo indeterminato lottino insieme.

 

Il primo marzo in tutta Europa e in molte altre città italiane saranno «24 ore senza di noi» di scioperi e manifestazioni coordinate per dimostrare per aprire una comunicazione reale contro i confini e la precarizzazione: una giornata per rivendicare un salario minimo europeo, un reddito e welfare europei, un permesso di soggiorno europeo indipendente dal contratto di lavoro e dal reddito.

 

 

L'Unione Sindacale di Base invita tutti/e a partecipare al presidio/manifestazione

 

1 MARZO ORE 18 – PIAZZA  DUCA D'AOSTA - MILANO