A Milano un Primo Maggio contro le nuove schiavitù

Milano -

Migranti, lavoratori dei Centri Commerciali e della logistica, braccianti agricoli, sono solo alcune delle frontiere dello sfruttamento del lavoro così come si sta concretizzando in questa fase storica, caratterizzata dalla distruzione dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, faticosamente conquistate con le lotte del secolo scorso. “È questo l’universo che vogliamo rappresentare durante la giornata del Primo Maggio; a Milano, come in ogni parte d’Italia, le iniziative di USB saranno caratterizzate dalla rappresentazione di queste nuove schiavitù” dichiara Riccardo Germani.

A partire dalle ore 08.00 i dirigenti ed i lavoratori iscritti ad USB danno appuntamento a tutti al centro commerciale Carosello di Carugate, per quello che hanno definito il NO SHOPPING DAY e invitando i cittadini a non acquistare ed i lavoratori a ribellarsi alla catena di imbarbarimento ipercapitalista che li vede costretti, grazie alla complicità dei sindacati concertativi (cgilcisluil), a lavorare in condizioni di sempre maggiore sfruttamento tra aperture nei giorni festivi e negozi aperti per 24 ore, con grave riduzione dei diritti e taglio dei salari.

“La difesa di tutti è la difesa di ognuno, indipendentemente dal settore in cui lavora” continua Germani; è per questo che USB ha aderito al corteo del Primo Maggio che sfilerà nel quartiere di Via Padova con appuntamento alle ore 11.00 in Via Esterle, dove la rete solidale e il collettivo di migranti “Ci siamo con Abd el Salam” danno appuntamento per una giornata di lotta e di festa anche attraverso la condivisione di un pranzo popolare alle ore 13.00 e il successivo spettacolo teatrale del collettivo Mamadoù, “Le scarpe dei caporali”, sulle condizioni di sfruttamento dei braccianti del Sud del Mondo.

Usb Lombardia.