MILANO: LA POLIZIA LOCALE SI TRASFORMA! AL SERVIZIO DI CHI?

Con la scelta di un ex poliziotto a capo della Polizia Locale, in continuità con la linea Minniti, ci si prepara ad una sempre maggiore repressione

Milano -

COMUNICATO STAMPA

L’insediamento del Comandante Dott. Marco Ciacci apre una nuova fase piena di incognite per la Polizia Locale. “L’arruolamento” dopo la repentina e sospetta “cacciata” del Dott. Barbato ha destato una levata di scudi da parte degli Agenti (trasversalmente ad ogni appartenenza sindacale) in quanto vedevano in lui un simbolo da difendere in virtù dei suoi 35 anni nel Corpo e pertanto a conoscenza di problemi, pregi e organizzazione dello stesso.

Preoccupa come, nell’attuale contesto politico, con le ultime direttive emanate dal Ministro degli Interni Minniti, si stia assistendo ad una progressiva ed evidente militarizzazione – per evidenti fini repressivi - di tutte le forze di polizia, non risparmiando neanche la polizia locale, nonostante questa sia specializzata e votata in compiti di prossimità rivolta esclusivamente alla tutela dei diritti e bisogni dei Cittadini. E’ sotto gli occhi di tutti che mentre i reali problemi del nostro Paese sono legati al dissesto idrogeologico, ad ogni sorta di reato e di abusivismo, la risposta dello Stato si concretizza in interventi repressivi sempre più duri nei confronti di coloro che fuggono da guerre e miserie o che manifestano democraticamente il loro dissenso.

A Milano, USB, a difesa degli Agenti di Polizia Locale e del loro ruolo professionale, della Salute, del Contratto dei Diritti Sindacali ha proceduto al tentativo di Conciliazione dal Prefetto con esito negativo. Inoltre abbiamo segnalato agli Organi di Vigilanza ( ATS) la carenza di tutele riguardo alle nuove mansioni del “ nuovo vigile di quartiere”.

In una tale condizione, è inevitabile che la nostra Organizzazione Sindacale si prepari all’indizione di uno sciopero.