Presidio sotto la Prefettura per Soumaila Sacko

Milano -

Soumayla Sacko era uno di noi: un migrante, un bracciante, uno sfruttato, un attivista sindacale di USB, un fratello, un uomo.

Per questo USB scenderà in piazza il 6 giugno a Milano alle ore 17.30 con un presidio che si terrà sotto la Prefettura di Milano

Soumayla Sacko, bracciante Maliano attivista USB è stato assassinato, e altri due braccianti feriti, nelle campagne di Vibo Valentia, mentre aiutava altri connazionali a recuperare in una fabbrica abbandonata da anni pezzi di lamiera per costruire baracche di fortuna; baracche che sotto il sole diventano veri e propri inferni, nei quali riposare dopo 12 ore di lavoro nei campi a salari irrisori.

Non sappiamo ancora chi l’abbia ucciso. Sappiamo che chi lo ha fatto, ferendo anche sue due compagni, è sceso da un’auto e da lontano ha sparato a tradimento. Sappiamo che in questo paese non è la prima volta che i braccianti migranti vengono presi di mira dalla criminalità organizzata, che difende la proprietà agricola da chiunque osi mettere in discussione condizioni di vita e di lavoro che neppure le bestie conoscono, oppure dal razzismo diffuso che dietro all’ipocrisia del “ci rubano il lavoro” dà voce agli istinti peggiori di chi non sa identificare il suo nemico in chi lo sfrutta e lo impoverisce e sfoga la sua rabbia contro chi è sfruttato quanto lui e più di lui.

Nessuno si chiede perché lavoratori regolari e residenti in Italia siano costretti a costruirsi baracche di lamiera per vivere durante la stagione, visto che la legge imporrebbe a chi li impiega di fornire alloggio e mezzi di trasporto.

Ma per noi è chiaro che il brutale omicidio di Soumayla, come è stato per quello di Abd El Salam, è il frutto di quel clima di intolleranza che da anni viene alimentato in questo paese dalle forze politiche di destra, ma anche da quelle che si dicono di centro sinistra, perché non abbiamo dimenticato le politiche del Ministro Minniti; quel clima che porta l’attuale Ministro degli Interni a dichiarare che con la sua venuta “la pacchia per i migranti è finita”.

Non c’è mai stata nessuna pacchia… c’è stato sempre lo sfruttamento, il caporalato, il razzismo, la precarietà lavorativa ed esistenziale e l a povertà. C’è da anni la guerra dei penultimi contro gli ultimi, perché vengono occultate dietro la coltre populista e razzista le vere responsabilità del peggioramento sostanziale della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori in questo paese. Responsabilità che sono di governi proni alle politiche di austerity europee, politiche che hanno smantellato progressivamente lo stato sociale, impoverito i salari, distrutto le garanzie e i diritti sui luoghi di lavoro.

Per questo USB Lombardia chiama iscritti, simpatizzanti, cittadini e chiunque si riconosca nei valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo a partecipare al presidio del 6 giugno a Milano e invita tutti alla grande manifestazione che si terrà a Roma il 16 giugno 2018 per rompere i vincoli dell’Unione Europea per combattere le disuguaglianze sociali. Una manifestazione che, dopo l’omicidio di Soumayla, diventa ancora più necessaria!

 

6 giugno 2018 h 17.30 – Presidio presso Prefettura Milano

16 giugno 2018 – Manifestazione con Corteo Nazionale a Roma (Pullman da Milano)