Agenzia Entrate:siamo funzionari o facchini?

L’Unione sindacale di base (USB), secondo Sindacato della Direzione Provinciale di Bergamo per numero di voti, in risposta all’articolo apparso il 18 dicembre sull’Eco di Bergamo

Bergamo -

L’Unione sindacale di base (USB), secondo Sindacato della Direzione Provinciale di Bergamo per numero di voti, in risposta all’articolo apparso il 18 dicembre sull’Eco di Bergamo, vuole esprimere il punto di vista di molte Lavoratrici e di molti Lavoratori sulla vicenda dell’accorpamento degli Uffici dell’Agenzia Delle Entrate in Largo Belotti.

 

L’intera operazione è stata gestita dalla Direzione Regionale e dalla Direzione Provinciale con poco rispetto per le esigenze delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

 

Il trasloco dell’Ufficio Controlli da Viale Papa Giovanni allo stabile di Largo Belotti e la riallocazione dell'Ufficio Provinciale del Territorio all'interno dello stabile hanno creato e stanno creando enormi disagi ai dipendenti dell'Agenzia, tanto che i colleghi dell'Ufficio Provinciale del Territorio hanno indirizzato al Direttore Provinciale ed alla Direzione Regionale una lettera di protesta (sottoscritta da 36 dipendenti su un totale di circa 50).

 

Il trasloco è stato precipitoso e male organizzato: in molti casi la comunicazione della data dello spostamento è stata fatta ai lavoratori soltanto il giorno prima del trasferimento, a volte solo alcune ore prime, in aperta violazione dell’impegno che il Direttore Provinciale si era assunto nel corso dell’incontro sindacale del 30 ottobre, in occasione del quale si era impegnato ad avvisare sindacati e Lavoratori con “congruo anticipo”; addirittura molti colleghi dell'Ufficio Provinciale del Territorio, al rientro in ufficio al mattino, non hanno più ritrovato la propria scrivania ed i propri effetti personali; ai colleghi dell’Ufficio Controlli è stato richiesto per iscritto (forse per risparmiare?) di svolgere operazioni di facchinaggio (richiesta poi revocata grazie all'intervento dei Sindacati).

 

Il fatto che il trasloco non abbia recato “alcun disagio ai contribuenti” (così come affermato dal Direttore Provinciale dott. Antonino Lucido nell'articolo del 18 dicembre) è dovuto soprattutto all’intervento delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Ufficio Controlli, i quali hanno indirizzato alla Direzione una petizione (sottoscritta da 69 dipendenti su un totale di circa 110) con la quale chiedevano di essere messi in condizione di comunicare ai contribuenti la data del trasferimento (al fine di poter fissare contraddittori, incontri ed invii di documentazione).

 

Per non parlare poi delle condizioni generali dello stabile di Largo Belotti. Le stanze assegnate all'Ufficio Controlli ed al front Office dell’'Ufficio Provinciale del Territorio presentano buchi e crepe nel controsoffitto, scarsa illuminazione, serramenti in alluminio che non consentono l’isolamento dal freddo (né dal caldo nei mesi estivi), assenza di impianto di climatizzazione, caloriferi spesso non funzionanti, molti bagni fuori uso o danneggiati, pareti molto sporche, porte vecchie e danneggiate, e chi più ne ha più ne metta.

 

Sono attualmente in corso le verifiche di parte Sindacale per accertare che vengano rispettate le prescrizioni di legge in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

Lo stabile di Largo Belotti appartiene al FIP (Fondo Investimento Pubblico del ministero delle Finanze), che è gestito dalla società per azioni InvestiRE SGR.

 

Il canone annuo pagato ai privati (che per il 2017 ammontava ad euro 2.211.175,85) torna nelle casse dello stato solo in minima percentuale (soltanto il 4%).

 

Ci sembra grave che 2.211.175,85 di euro di soldi pubblici (al netto della minima quota del 4%) vengano utilizzati per pagare uno stabile nelle condizioni sopra riportate.

 

Aggrava la situazione il fatto che non ci sia stata alcuna preoccupazione in merito alle problematiche legate alla mobilità dei dipendenti. Solo dopo l'intervento dei Sindacati l'amministrazione si è impegnata a regolamentare in maniera trasparente l'utilizzo dei pochi posti auto disponibili (la cui gestione è ancora oggi tutt’altro che equa e trasparente) nonché ad attivarsi al fine ottenere convenzioni con ATB, Comune e parcheggi privati.

 

Auspichiamo sinceramente che le numerose problematiche che riguardano lo stabile di Largo Belotti vengano prontamente affrontate e risolte dall'amministrazione e che, per il futuro, gli interventi del Direttore Provinciale sugli organi di stampa siano caratterizzati da maggiore obiettività e completezza.