Comune di Milano. PROGRESSIONI ORIZZONTALI: EPPUR SI MUOVONO!

Milano -

Potremmo efficacemente riassumerlo così, rielaborando il celebre detto di Galileo, lo stato della trattativa sulle progressioni orizzontali dopo l’incontro con l’Amministrazione di mercoledì 11 ottobre. In quella sede, la delegazione di Parte Pubblica ha ufficialmente presentato le proprie “Linee Guida” per avviare il confronto con le Organizzazioni Sindacali, confermando la volontà di giungere in tempi relativamente rapidi alla firma di un’intesa che sblocchi un istituto che, al pari del Contratto Nazionale, è stato finora di fatto “congelato” al 2010. Ricordando in premessa che, trattandosi di materia rigorosamente soggetta a contrattazione, il tavolo negoziale è sovrano e libero di apportare modifiche anche sostanziali all’impianto proposto e senza addentrarci pertanto nella selva dei dettagli ancora allo stadio di semplici indicazioni, vediamo quali sono i tratti salienti della bozza:

1)      In primo luogo si certifica lo stato di sana e più che robusta costituzione del Fondo ex. Art.15, a dispetto di (e mettendo a tacere, ci auguriamo definitivamente…) tutte le voci che ne annunciavano affanni e sofferenze tali da mettere a rischio la produttività degli anni futuri se si fosse finanziata una progressione per tutti i dipendenti.

2)      La proposta prevede una platea di potenziali beneficiari vicina al 90% degli aventi diritto alla data del 01/01/2017 (cioè tutti coloro con almeno due o tre anni di anzianità nella posizione economica di appartenenza, in sostanza la stragrande maggioranza dei dipendenti), da distribuire su tre finestre di decorrenza (01/01/2017, 01/01/2018, 01/01/2019) in base a graduatorie da creare per singola posizione economica.

3)      I criteri con cui procedere alla predisposizione delle graduatorie non si discostano troppo da quelli già utilizzati nella precedente “tornata”, secondo uno schema che prevede il ricorso alle componenti anzianità di servizio e valutazione, con peso diverso in base al profilo professionale.

4)      Anche stavolta viene riconosciuto il diritto alla progressione anche al Personale cessato alla data della firma dell'accordo ma in servizio alla data della finestra di competenza.

5)      Viene riservata un’apposita sessione negoziale da tenersi immediatamente dopo la firma del nuovo Contratto Nazionale, consentendo così, ove quest’ultimo proceda all’auspicata creazione di ulteriori posizioni economiche nei profili, di inserire nel percorso anche gli attuali terminali di categoria A5, B7, C5, D6.

USB valuta nel complesso positivamente il documento presentato dall’Amministrazione ma ritiene indispensabili alcuni correttivi per giungere alla sottoscrizione dell’accordo:

1)      La platea dei beneficiari deve essere ulteriormente ampliata, tenuto conto del prolungato blocco dell’istituto e del fatto che, in un lasso di tempo così lungo, ogni dipendente ha acquisito professionalità e contribuito più che congruamente all’incremento di efficienza dei Servizi dell’Ente.

2)      L’utilizzo della valutazione (“pagellina”) tra i criteri per la compilazione della graduatoria va ridotto al minimo negli effetti e calibrato tenendo conto delle criticità emerse, a cominciare dalle anomalie già a suo tempo segnalate a seguito del processo di riorganizzazione del 2016.

3)      Il requisito temporale minimo di presenza in servizio per l’accesso alla graduatoria deve essere fissato a due anni, considerato il numero ridotto dei colleghi coinvolti e i conseguenti costi del tutto trascurabili sulla tenuta prospettica del Fondo.

Di fronte all’annunciata intenzione dell’Amministrazione di chiudere la trattativa entro la prima metà di Novembre, USB si dichiara disponibile a sessioni negoziali prolungate e ravvicinate: da troppo tempo i lavoratori del Comune di Milano attendono un segnale che certifichi il riconoscimento della propria professionalità con un incremento di salario tabellare certo, pensionabile e liquidabile.