A Milano, servizi educativi in piazza per chiedere internalizzazioni e continuità salariale.

Milano -

A Milano, come in altre piazze in tutt’Italia, si è tenuto oggi lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi educativi alle dipendenze delle cooperative sociali.

Un presidio affollato e combattivo ha animato la piazza, con testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni e degli studenti più fragili, ma che sono soggetti a contratti con paghe miserevoli, che non prevedono neanche indennità di disoccupazione nei mesi estivi, durante i quali viene interrotta la retribuzione e  senza indennità in caso di assenza dell’alunno. Tutto ciò in buona parte a causa del meccanismo di appalto al massimo ribasso con il quale i comuni assegnano i bandi alle cooperative che, a loro volta, trattengono la maggior parte del finanziamento e lasciano i lavoratori con una paga base minima, al limite della sussistenza.

Gli educatori e le educatrici hanno deciso di opporsi a questo sistema e, anche in Lombardia, hanno scioperato per ottenere salari adeguati, una continuità salariale che metta fine alla vergognosa interruzione della retribuzione durante i mesi estivi (in considerazione del fatto che i loro contratti sono a tempo indeterminato) e il riconoscimento del loro ruolo attraverso un percorso di internalizzazione all’interno del settore scolastico-sociale, alle dirette dipendenze del MIM. 

Si tratta di un primo momento di mobilitazione, che proseguirà con un percorso di lotta per ottenere giustizia per queste lavoratrici e questi lavoratori sempre più sfruttati e precarizzati.

Per questo il presidio ha, infatti, deciso di riunirsi in assemblea il 24 maggio per coordinare i prossimi momenti di attività e di lotta anche con la partecipazione di chi oggi non è potuto essere presente in piazza.

Basta sfruttamento!

Basta precarietà!

Schiavi mai!