Agenzie Fiscali - 18 dicembre giornata di mobilitazione nazionale per recuperare salario accessorio: anche la Lombardia vuole riprendersi tutto!
Agenzie Fiscali - 14 e 18 dicembre giornate di mobilitazione nazionale per recuperare salario accessorio: a Roma il 18 assemblea cittadina/presidio davanti al Ministero dell'Economia e delle Finanze dalle h. 11.
In contemporanea con Roma e tante altre città, anche la Lombardia si mobilita: a Bergamo, Brescia, Cremona e Milano assemblee e raccolte di firme negli Uffici per rimettere al centro la questione salariale ed avviare una vertenza nazionale per recuperare salario e futuro
A fronte della certezza degli obiettivi assegnati e dell’inasprimento delle condizioni di lavoro e del clima negli Uffici permane, infatti, l’incertezza degli importi e dei tempi di pagamento di gran parte del salario impropriamente chiamato “accessorio” ma in realtà fondamentale per la tenuta del potere d’acquisto delle nostre retribuzioni.
I tagli al salario accessorio ammontano, infatti, solo per il 2016 a circa 70 milioni di Euro per tutto il comparto Agenzie Fiscali, aggiungendosi alle centinaia di milioni di Euro già persi per strada.
Per garantire prospettive di sviluppo economico e professionale è necessario trovare dei meccanismi di alimentazione della parte “fissa” dei Fondi, ormai esaurita dopo il finanziamento delle procedure di sviluppo economico e per la proliferazione di posizioni organizzative e incarichi di responsabilità avvenuta negli ultimi 15 anni.
Riteniamo, infatti, fondamentale e urgente porre al centro delle politiche retributive una nuova stabilizzazione delle risorse attraverso meccanismi che vadano ad alimentare la parte fissa dei soldi, senza la quale nel futuro non vi saranno più risorse per fare progressioni economiche.
Sulla questione dei tagli siamo, infatti, all’interno di un meccanismo assurdo: il Ministro attraverso la firma del decreto sul comma 165 trasferisce le risorse (già tagliate) all’Agenzia la quale puntualmente su queste risorse applica ulteriori tagli per obbedire ai vincoli posti dalla normativa.
Il risultato è che gran parte di quei soldi che ci siamo conquistati con carichi di lavoro sempre più pressanti e obiettivi sempre più fordisti non vengono distribuiti alle lavoratrici ed ai lavoratori ma rimangono nelle casse dell’Agenzia, e quel poco che può essere distribuito, riceve il colpo di grazia dalle previsioni nefaste del nuovo CCNL, che prevedendo la frammentazione in produttività individuale (30%) e budget di sede (20 %), mette nei prossimi anni a serio rischio il livello di produttività collettiva che finora abbiamo percepito.
Siamo arrivati all’esplosione di una contraddizione che ci portiamo avanti da tempo: quella di aver previsto nel CCNL l’istituto delle progressioni economiche senza meccanismi che alimentassero le risorse fisse necessarie a finanziarle.
Per comprendere fino in fondo la profonda ingiustizia che anima le politiche retributive dei vertici delle Agenzie, occorre mettere a confronto due questioni dalle quali emerge il differente trattamento che l’Amministrazione riserva nei confronti dei lavoratori, alcuni considerati di serie A (POER, POT e affini) e altri di serie B (la platea delle e dei 40.000 che ogni giorno garantiscono la tenuta degli Uffici e della macchina fiscale).
Non è più accettabile che l’autorità politica o l’Amministrazione si voltino dall’altra parte e, nascondendosi dietro tecnicismi contabili, evitino di assumere scelte politiche non più rinviabili.
Se all’autorità politica non importa nulla dei lavoratori del Fisco, se l’Amministrazione si occupa e preoccupa esclusivamente di POER, POT e affini, dobbiamo essere noi a porre la questione e lo dobbiamo fare con tutta la forza della quale disponiamo.
Per questo, dopo aver indetto lo stato di agitazione del personale, abbiamo organizzato anche questa giornata di mobilitazione, facendo appello anche alle RSU.
Durante le Assemblee sarà possibile votare mozioni per chiedere di cancellare i tagli al salario accessorio, avviare una nuova stabilizzazione delle risorse per garantire nuove progressioni economiche e istituire una quattordicesima mensilità: riprendiamoci tutto!