Ancora un'infermiera aggredita al FBF di Milano
“Basta tagli, questa è una macelleria. Si facciano subito le assunzioni promesse!”
Un’altra aggressione ai danni di una infermiera e ancora al Fatebenefratelli di Milano. L’aggressione, accompagnata da minacce (“ti aspetto fuori”, “fortuna che sei una donna…”) ad opera del parente di un degente, è avvenuta oggi pomeriggio. Alla base del comunque ingiustificabile comportamento, l’esasperazione che scaturisce dalla carenza di personale. Oggi, ad esempio, era presente un solo medico per 58 pazienti e un infermiere ogni 29. Si tratta della terza aggressione negli ultimi dieci giorni, sempre nello stesso reparto. Ovviamente le altre erano già state segnalate alle direzioni competenti.
“Dopo le proteste che abbiamo messo in atto la scorsa estate, occupando il tetto del Padiglione Oftalmico, a seguito dell’aggressione subita da un infermiere, la Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera e quella dell’Assessorato Regionale ci avevano garantito che si sarebbe provveduto ad assumere il personale necessario al corretto funzionamento dei servizi. Evidentemente ad oggi la promessa non è stata mantenuta. E dire che Gallera ha appena ribadito che già quest’anno la regione avrebbe 12 milioni in più da destinare alle spese per il personale. Cosa si aspetta ad assumere personale nella sanità pubblica? Quale tragedia si sta aspettando? “ A parlare è Paolo Di Stefano, delegato sindacale dell’Unione Sindacale di Base.
“Invieremo già stasera le denunce agli organismi e alle istituzioni preposti al controllo della conformità della situazione presso l’azienda ospedaliera. Purtroppo la situazione della sanità nell’intera regione, a causa soprattutto della mancanza di personale, è esplosiva, come dimostrano i due scioperi indetti ieri in altre due ASST lombarde, Monza e Lecco. Non siamo disposti ad aspettare altre tragedie, esigeremo che l’Assessorato si faccia immediatamente carico di risolvere la situazione”
L’USB valuterà nelle prossime ore eventuali iniziative di protesta.