Appalti Ikea, la lotta dei facchini licenziati paga: rientro al lavoro e stop alle condizioni di sfruttamento
La lotta dei facchini e dei corrieri degli appalti Ikea a Roncadelle (Brescia), organizzati con USB, ha prodotto i primi risultati tangibili, dopo venti giorni di sciopero. Questa mattina, dopo che decine di lavoratori si sono arrampicati in cima agli scaffali del magazzino Rhenus, accanto al negozio Ikea di Elnòs, l’appaltatore si è impegnato a far tornare al lavoro già giovedì 4 novembre i drivers che erano stati allontanati soltanto per aver preteso il rispetto delle norme, sia contrattuali che del codice della strada.
Nel pomeriggio di oggi, in un incontro fissato alla Prefettura di Brescia, l’appaltatore Rhenus metterà nero su bianco l’impegno a non pretendere più che facchini e corrieri carichino i furgoni oltre i limiti fissati dal codice, che superino sistematicamente l’orario di lavoro e tanto meno che procedano in solitaria al carico e scarico delle merci, con relativi danni per la salute. Rhenus inoltre riconoscerà ai lavoratori il pagamento delle somme non corrisposte nel periodo in cui non erano più stati chiamati dai subappaltatori, in quello che di fatto rappresentava un licenziamento mascherato.
Una volta di più la lotta di USB contro lo sfruttamento vince.
#schiavimai
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato Settore Logistica
Brescia 3-11-2021