ASP Golgi - Redaelli: CGIL, CISL e Slai COBAS cancellano accordo sulla vestizione favorevole ai lavoratori

L'accordo di miglior favore è da anni nel mirino dell'azienda che ha provato tante volte a cancellarlo

Milano -

Per mantenere l'accordo di miglior favore, i delegati USB hanno già raccolto 400 firme tra i lavoratori e le lavoratrici dell'azienda, dopo aver anche contestato anche in assemblea la possibilità di perdere l'attuale, ottimo accordo.
Ma evidentemente tutto ciò non è bastato ai delegati di CGIL, CISL e Slai -COBAS che, malgrado le dichiarazioni della vigilia, non hanno resistito al richiamo della Direttore Generale e del Responsabile del Personale, dichiarando la loro volontà di sottoscrivere l'accordo che, tra le altre cose, cancellerà di fatto l'accordo. Le espressioni di soddisfazione dei dirigenti dopo questa dichiarazione è la prova più evidente di quanto questa scelta avvantaggi l'azienda, danneggiando il personale.
E' l'ultimo dei sempre più numerosi episodi che stanno caratterizzando l'attuale RSU, a maggioranza CGIL, CISL e UIL, sempre più complice della dirigenza che a protezione dei diritti dei lavoratori.
Va ricordato che lo Slai COBAS era stato il primo sindacato ad ottenere il riconoscimento, in tribunale, del tempo di vestizione. L'adesione dei suoi delegati a questo sciagurato accordo, segnano la rottura netta di questo sindacato con la tradizione a tutele dei lavoratori.
 

Di seguito il testo del volantino che l'USB sta diffondendo sul luogo di lavoro.

Care colleghe. Cari colleghi

Ciò che temiamo e denunciamo ormai da mesi, ieri è successo: CGIL, CISL e SLAI COBAS hanno detto di Sì al Direttore Generale, dichiarando di essere disposti a sottoscrivere l’accordo che, tra le altre cose, cancella l’accordo attuale sulla vestizione. Si limiteranno a “dichiarare” di non essere d’accordo su una parte di ciò che stanno firmando. Siamo proprio all’assurdo e alla follia! Spiace soprattutto constatare –con enorme tristezza- che persino i delegati del sindacato che per primo avviò il ricorso sul riconoscimento del cambio divisa firmeranno questo sciagurato accordo. Un tradimento verso i lavoratori e verso la propria storia.

Se ne sono assolutamente fregati delle oltre 400 firme, raccolte tra i lavoratori e le lavoratrici, con le quali ci chiedono di mantenere quello che è un accordo ottimo e che il contratto definisce “di miglior favore”, ovvero migliore di quanto previsto dal Contratto Nazionale.

Una vergogna senza limiti. Un comportamento che danneggerà gli operatori che indossano una divisa, facendogli perdere circa 46 ore all’anno.

E’lo stesso inganno di quando a maggio, dello scorso anno, questi sindacati firmarono in Regione Lombardia l’accordo sul premio covid che escludeva espressamente, il personale delle ASP, per poi dirvi che avrebbero lottato duramente contro questa ingiustizia: cioè contro quello che essi stessi avevano appena coscientemente firmato!

Oggi consegneremo le prime 420 firme dei colleghi che ci hanno chiesto, con forza, di mantenere l’attuale accordo sul cambio divisa. Molti altri colleghi ci stanno cercando per firmare e contiamo di superare le 450 firme nei prossimi giorni. Un risultato che dice chiaramente ciò che vogliono i lavoratori dell’ASP Golgi-Redaelli: mantenere un diritto acquisito!

L’USB si impegna a portare fino in fondo questa battaglia a tutela di tutti!

Contatta i delegati USB. Sostienici nelle nostre battaglie a difesa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.