Beccaria: la Giustizia Minorile in un'emergenza senza fine. Ignorati gli allarmi del sindacato
Quanto accaduto al Beccaria è di una gravità assoluta, qualcosa che nessun essere umano dovrebbe mai immaginare. 13 agenti penitenziari arrestati, 8 sospesi, altri indagati per torture, tentate violenze sessuali, violenze sistematiche su minori che, in teoria, nell'Istituto avrebbero dovuto recuperare il senso della partecipazione democratica e corretta alla vita sociale.
La realtà è che il Beccaria è un luogo da incubo e di violazione sistematica dei diritti umani e dei minori. I ragazzi abusati sono per lo più giovanissimi immigrati, affetti dal male della povertà e dell'abbandono, ancora una volta violati dagli adulti e dallo Stato.
La questione vera è che questi mali si combattono con l'accesso all'istruzione, a condizioni di vita dignitose, con servizi sociali che funzionano. Esattamente tutto ciò che i governi di ogni parte stanno tagliando da 40 anni, a favore del privato, del capitale e di uno Stato di Polizia.
Come USB scuola e USB tutta dichiariamo la nostra indignazione e la richiesta di una vera giustizia per questi ragazzi, il cui luogo non è il carcere ma una comunità che realmente li educhi, li includa, ne curi le gravi ferite.
USB sostiene lo stato di agitazione da mesi in corso presso gli Ussm e gli Uepe di Milano, uffici del ministero della giustizia che si occupano delle misure alternative alla detenzione. Misure che vari studi longitudinali hanno confermato essere le più efficaci nello svolgere il trattamento rieducativo previsto dalla nostra Costituzione. Ciò nonostante Ussm e Uepe sono pesantemente sotto organico da anni e totalmente abbandonati dagli uffici centrali. Le alternative al carcere esistono ma senza le adeguate risorse il sistema della giustizia minorile proseguirà nel deterioramento in corso ormai da anni.
Per questo chiamiamo tutti i militanti, gli iscritti e i cittadini a partecipare al presidio organizzato da PAP, il 24 aprile, in via dei Calchi, davanti al carcere Beccaria alle 18.