Blitz anti migranti a Milano Centrale: l'oppressione targata Minniti (e l'utile idiota Salvini)
Il blitz delle forze di Polizia alla Stazione Centrale di Milano è l'ennesima prova della ferocia con cui il Ministro Minniti vuole gestire sia le questioni sociali che ogni germoglio di conflitto.
Il rastrellamento forzoso di centinaia esseri umani che vivono nel bisogno e nell'indigenza denota l'assoluta assenza di politiche del Governo in tema di migrazione e dei diritti umani e civili ad essa correlati. Appare chiaro che il popolo migrante viene tollerato solo quando la sua presenza nel paese è funzionale al progetto di sfruttamento estremo della forza lavoro che sta creando quelle forme di "nuove schiavitù" (sempre più simili a quelle vecchie e tristemente note) che sono state proprio al centro del primo maggio milanese dell'Unione sindacale di Base.
La presenza di Salvini al blitz - autentico e intollerabile atto di sciacallaggio - rende immediatamente intuibile l'unità di intenti tra le politiche governative del Ministro Minniti e quelle razziste e fascio-populiste di Salvini, l'utile idiota del capitalismo.