BRT Milano Bovisa, facchino precipita da 10 metri e perde la vita. USB: introdurre il reato di omicidio sul lavoro
È stato fatale a Maurizio Tibaldi salire in alto sul macchinario che smista i colli, per effettuare i controlli di fine turno. È caduto da un’altezza di 10 metri e ha perduto la vita per la gravità delle ferite riportate. I lavoratori della BRT di Milano Bovisa da tempo avevano segnalato il precario stato in cui si trovava la scala utilizzata per lo svolgimento di quelle mansioni.
Non riusciamo a farcene una ragione, non riusciamo ad abituarci alla freddezza dei numeri, alle statistiche che parlano di una media di 3 morti al giorno nel nostro paese. No! E soprattutto vogliamo chiamare questa vera e propria emergenza nazionale con il nome che ha: ASSASSINII SUL LAVORO.
Le politiche governative, subordinate agli interessi confindustriali, non si preoccupano di mettere un freno alla brutale ricerca di profitto dei padroni, anzi tutte le preoccupazioni e le risorse sono destinate solo a loro.
Non viene rafforzato il ruolo di controllo degli enti preposti, non si sostengono misure di riduzione dell'orario di lavoro per garantire sicurezza.
Nelle fabbriche e nei magazzini l'imperativo è quello di "correre" sempre più e di farlo nelle condizioni di massima precarietà.
USB è promotrice di un progetto di legge per introdurre nel sistema giuridico italiano il reato di omicidio sul lavoro per contrastare il modo tutto nostrano che hanno gli imprenditori per essere competitivi sul mercato giocando sulla pelle dei lavoratori.
La condizione operaia deve tornare al centro dell'attenzione e della politica di questo paese, il benessere, la crescita il PIL non vanno misurati solo sul fatturato e gli utili delle aziende, deve divenire centrale il tema della sicurezza, del salario dignitoso, della stabilità di chi la ricchezza la crea, di chi ha continuato a garantire che l’Italia resistesse nella crisi della pandemia.
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