CALDA ACCOGLIENZA OPERAIA OGGI ALLA ALCATEL-LUCENT DI VIMERCATE PER MATTEO RENZI

Vimercate -

L’azienda-tour di Matteo Renzi oggi ha fatto tappa alla Acatel-Lucent di Vimercate. Lì il nostro esimio presidente del consiglio ha inaugurato la nuova sede dell’azienda e, senza batter ciglio, benedetto i contemporanei 586 licenziamenti previsti dal piano di ristrutturazione per il 2015. Ad accoglierlo qualche centinaio di lavoratori con in testa quelli di USB di Lecco che nelle ore precedenti il suo arrivo hanno informato i dipendenti dell’Alcatel, ma anche quelli delle aziende lì vicine, cosa vogliono dire in pratica il jobs act e tutti i decreti e i provvedimenti presi dal governo Renzi: licenziamenti, diminuzione dei diritti, taglio delle pensioni, aumento delle tasse, stipendi da fame. Ben diverso il comportamento dei funzionari di Fiom, Fim e Uilm presenti: non hanno fatto altro che trasmettere a tutto volume canzoni dei Beatles, dei Pink Floyd e di Vasco Rossi (mancava solo “Il ballo del qua qua”). All’arrivo del corteo presidenziale l’atmosfera si è scaldata e sono stati lanciati slogan (e un po’ di uova) contro la politica del lavoro di questo governo. Renzi è entrato gattonando da una porta secondaria e nel suo discorso riservato ai dirigenti presenti, assieme agli immancabili selfie, ha sproloquiato su gufi, calabroni, piagnistei, semplicità, proverbi africani etc. Non una parola ovviamente sui licenziamenti dell’azienda che aveva appena inaugurato e sulle sempre più disastrose condizioni di operai, impiegati, tecnici di tante fabbriche in Italia. Alla prossima tappa.