Chiesto il ritiro del bando da 80 milioni per l'appalto di 7 reparti all'ASP Golgi Redaelli
Con una nota l’USB ha scritto al Direttore Generale dell’ASP Golgi-Redaelli, Dr. Enzo Lucchini chiedendo la sospensione ed il ritiro del bando di appalto per l’esternalizzazione di ben sette (!) reparti di RSA tra gli istituti di Milano e Vimodrone.
Un bando pubblicato in fretta e furia, dopo che negli ultimi mesi la nostra organizzazione ha intensificato l’azione di denuncia dell’attuale appalto, un “appalto fraudolento” che si è concretizzato nella somministrazione illecita di milioni di ore di manodopera. Una questione che abbiamo portato all’attenzione della politica regionale, ma anche della magistratura e dell’Ispettorato del Lavoro, che però ad oggi non ha mai riscontrato formalmente la nostra richiesta di ispezione, malgrado i gravi fatti segnalati e circostanziati.
Tra le motivazioni per le quali abbiamo chiesto il ritiro immediato del bando, l’assoluta mancanza di informazione preventiva alle Organizzazioni Sindacali, malgrado sia espressamente previsto dai contratti di lavoro. L’estrernalizzazione avrà ricadute pesantissime sui livelli occupazionali e sul processo di precarizzazione dei lavoratori, appare quindi sospetta la scelta dell’amministrazione di non confrontarsi preventivamente con le organizzazioni sindacali, anche in considerazione del fatto che il valore potenziale dell’appalto è di 80 milioni per sei anni!
Nel caso il bando non verrà ritirato, abbiamo già annunciato che daremo mandato ai nostri legali per la piena tutela dei diritti di lavoratori e cittadini. Nel frattempo continueremo la nostra battaglia contro la somministrazione illecita di manodopera, sostenuti in questo da alcuni consiglieri regionali, attraverso i quali stiamo cercando di portare la vicenda in parlamento e all’attenzione dei ministeri competenti, Lavoro e Sanità.