COMUNE DI MILANO: CHI E' LA DR.SSA MADAFFARI .... ?
Il Sindaco Letizia Moratti conosceva il curriculum di Carmela Madaffari? E che cosa sarebbe più inquietante: che lo conoscesse e lo abbia ignorato o che l’abbia assunta come dirigente responsabile della DC Famiglia (con retribuzione annua di euro 217.130) senza sapere tutta la verità sul suo passato lavorativo??
Non colpisce tanto che una signora calabrese che non ha mai vissuto a Milano ottenga un incarico molto importante presso il Comune, quanto che il suo operato sia stato contestato, nel corso di precedenti incarichi, in almeno due occasioni.
Il super-dirigente della Moratti è stato allontanato dalla presidenza delle ASL che le erano state affidate per presunte irregolarità contabili emerse durante la sua gestione (da una clamorosa decisione dell’Assessorato alla Sanità della Calabria: “……..la Regione risolve il contratto dichiarandone la decadenza e provvede alla sostituzione del direttore generale. …. I direttori generali delle aziende sono rimossi dal loro incarico qualora dal bilancio di esercizio risulti una rilevante perdita…..da un prospetto in cui si evidenzia la formazione di un “fuori bilancio di 31.968.505.918 lire” ….. un fuori bilancio di ben 12,3 miliardi di lire di farmaceutica….figurano inoltre spese fuori bilancio per indennità accessorie al personale, medicina generica e guardia medica, specialistica e convenzionata esterna, beni e servizi)
La Giunta Regionale addebita alla Madaffari: … una situazione di grave disavanzo riconducibile all’inerzia dell’azione della direzione generale… sostenendo che “ricorrono i presupposti per risolvere il contratto con la Madaffari”.
Un episodio finito nel dimenticatoio, archiviato dal super-dirigente della Moratti con una sola riga nel curriculum: “direttore generale della ASL di Locri”. Tutto qui.
e …. Questo è soltanto il primo capitolo della carriera sanitaria di Carmela Madaffari alla ASL n. 9: “… con ostinazione si porta avanti il disegno di creare un doppione del Pronto Soccorso-Astanteria denominato medicina d’urgenza… nel periodo in cui questa illegittima iniziativa è stata portata avanti si sono alternati 4 manager e precisamente Madaffari……..Tale scandalosa vicenda è caratterizzata da un succedersi di decisioni incoerenti dei protagonisti, da pareri e proposte ..altelenanti e contrattirorie… da sollecitazioni superiori spregiudicate e deprecabili.
Dall’apertura l’ospedale fu dotato di un pronto soccorso astanteria e accettazione. Allora perché… crearne un altro? …… Per tale inutile e illegittimo doppione è stato bandito un concorso per la carica di primario, sempre in contrasto con la legge….le delibere adottate non rispetterebbero i requisiti e i principi della legalità, dell’opportunità, dell’oggettività e della trasparenza che devono essere presenti in tutti gli atti amministrativi e …. non sarebbe neppure stata indicata la copertura finanziaria. Perché si adottano questi atti? Si vuole favorire qualcuno e perché? Si vogliono danneggiare altri? Vi sono poteri oscuri o connivenze illegali che influenzano nefandamente le istituzioni? … che vengono portate avanti in modo sprezzante e lesivo delle persone che si sentono intimorite da tali violenze fatte utilizzando la gestione delle istituzioni..lo sperpero di denaro pubblico sembra una vocazione di alcuni manager.
La ASL di Locri è una delle più calde d’Italia, come dimostra l’intervento del consigliere regionale in un’assemblea alla presenza del ministro della sanità Livia Turco: “…….la dirigenza della ASL non avviene nel rispetto della professionalità ma nel rispetto della spartizione politica dei partiti.. questo ha portato alla mancanza di legalità… Come si può parlare di legalità nel momento in cui i concorsi … hanno portato alla vittoria figli dei capi mafia delle cosche locali!”
Ma il passato gestionale di Carmela Madaffari ha visto un’altra brutta battuta d’arresto. Ultima tappa del curriculum di manager sanitario del super-dirigente “direttore generale della ASL 6 di Lamezia Terme”: “Vista la necessità di intervenire per rimuovere situazioni di difficoltà gestionali in forme di particolare gravità….considerato che tali problematiche hanno determinato condizione di disagio delle popolazioni interessate… premesso che in base alle direttive regionali… l’Azienda presenta gravi inadempienze … delibera di sospendere temporaneamente (Carmela Madaffari).
E successivamente: “Viste le contestazioni sui risultati gestionali mossi nei confronti della Dr.ssa Carmela Madaffari del Dipartimento Sanità…..dichiara decaduta dall’incarico di direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale n.6 di Lamezia Terme la dottoressa Carmela Madaffari….
Insomma, Madaffari, stando a quanto dichiarato dalla Regione, ci sarebbe ricaduta di nuovo: rimossa per “contestazione sui risultati gestionali”,in questo caso si parla esplicitamente di “inpropria e illegittima registrazione di una posta contabile”.
Infine l’affondo finale, contenuto nella delibera del febbraio 2006: “In rapporto agli obiettivi assegnati, sono emerse le seguenti inadempienze: il risultato di esercizio 2004 è stato determinato dall’impropria e illegittima registrazione di una posta contabile straordinaria che ha determinato un fittizio risultato d’esercizio”… “Non vengono garantiti i livelli di assistenza secondo un’ottimale organizzazione della produzione sanitaria per assicurare il corretto rapporto tra bisogni, prestazioni da erogare e organizzazione produttiva” … nel “Reparto di chirurgia: risultano in servizio numero 4 primari, senza che vi siano le relative unità operative”, insomma ci sono più responsabili di reparto che reparti.
Il resto del documento è un’antologia della malasanità. La ASL diretta da Carmela Madaffari non è conforme alla Legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro…. Si segnalano anche “forti carenze nelle liste d’attesa” “mancato avvio del piano per la formazione del personale”, la mancanza assoluta di “iniziative per la prevenzione del diabete e delle patologie cardiovascolari”…
Basta? Non ancora. La ASL della Madaffari ha vaccinato contro l’influenza soltanto il 58% degli ultra sessantacinquenni contro l’obiettivo fissato dal ministero del 75%.
Infine l’ultimo pesantissimo colpo: “ Il tasso di ospedalizzazione nel 2004 è pari al 261,24 ricoveri ogni mille abitanti mentre la media regionale è di 236,90, il tasso di Lamezia è il più alto dopo Locri. E’ evidente che si tratta di ricoveri inappropriati…. Il verdetto è pesante: decadenza dall’incarico.
L’UDC decide di candidarla al senato. Poi ecco la sorpresa: dopo la strombatura alle elezioni arriva la salvezza anche economica sotto forma di un ricco contratto con il Comune di Milano. .. una prassi consolidata.. per mantenere il personale politico: se lo stipendio non arriva dal Parlamento, a pagare sarà il Comune. Il risultato non cambia: 1 217.130 euro sono a carico del contribuente!
Ma Milano ha bisogno di andare a prendere in Calabria un “manager” con questo curriculum?
Moratti ha questa idea della sua città?
RdB/CUB lascia a chi legge le considerazioni del caso!
Quanto sopra è tratto da “Milano da morire” di L.Offeddu e F.Sansa