COMUNE DI MILANO: TRA INCUDINE E MARTELLO

Milano -

Procede la marcia verso il “progetto riorganizzativo” della Giunta Moratti e con essa lo sfascio generale che abbiamo tutti sotto gli occhi di tutto il Comune di Milano.

Secondo questa Amministrazione la riforma della macchina comunale migliorerà i servizi ai cittadini, ogni giorno i giornali riportano la disinformazione di Palazzo Marino che cerca di confondere i milanesi, i quali non si rendono ancora conto che il reale obiettivo del progetto in atto è la dismissione di interi servizi attraverso esternalizzazioni e tagli dei servizi.

E questa è soltanto una parte, perché a pagare il prezzo maggiore saranno i lavoratori dell’azienda più grande della Lombardia, il Comune di Milano.

Gruppi interi di lavoratori vengono trasferiti tramite una semplice mail giunta alla propria casella postale, chi per lasciare gli uffici ai nuovi managers e assessori, chi per decisioni ancor più ignote: alla Pubblicità 23 lavoratori sono trasferiti nel pomeriggio via e-mail, vedendosi annullare il procedimento medesimo durante la serata da successiva comunicazione in posta elettronica, in quanto la propria Direzione Centrale non ha ancora deciso dove ricollocarli.

All’Anagrafe va anche peggio tanto che l’Assessore Pillitteri in merito alla ristrutturazione in atto, si spinge ad affermare:”…ciò comporterà inevitabilmente una riduzione del personale umano”. Grazie Assessore per essersi accorto che il personale è composto da esseri umani, ma preferiremmo non diventare degli esuberi rimanendo al nostro posto di lavoro!

Dal versante governativo si aggiungono scelte che appesantiscono ancor più le nostre condizioni, la finanziaria che sta per essere varata contiene pesanti riduzione dei fondi agli EE.LL. che diventeranno l’alibi del sindaco Moratti per praticare pesanti tagli sui servizi e sul personale; la diminuzione di risorse economiche per il Pubblico Impiego che porteranno dopo 11 mesi di contratto scaduto, ad una ridicola proposta di aumento pari a € 29 medi lordi mensili, il blocco delle risorse per la contrattazione decentrata, nessuna risorsa per la trasformazione dei contratti determinati e atipici in contratti a tempo indeterminato.

Di fronte a questa demolizione programmata dei servizi pubblici, dei posti di lavoro, della nostra dignità di lavoratori è necessario reagire! Occorre combattere le logiche e gli obiettivi di questi Terminator locali e nazionali, travestiti da dirigenti e amministratori, smascherando le loro inefficienze, gli appetiti e le speculazioni, partendo da una prima risposta che non lasci dubbi:

VENERDI 17 NOVEMBRE

SCIOPERO GENERALE PER L’INTERA GIORNATA

MANIFESTAZIONE A MILANO

Ritrovo ore 9,30 Piazza Cadorna