CONTRO LA "BUONA SCUOLA": ASSEMBLEA LUNEDI' 7 ORE 17 IN VIA CALVI 29

Milano -

A partire dal 1° settembre si vedrà l'attuazione della legge 170/15 all'interno delle scuole, senza ancora però conoscerne realmente i dettagli, dato che mancano i decreti attuativi praticamente per tutto.

La realtà è che:

La stabilità resta una chimera: I neoassunti troppo spesso sradicati dalle loro case, dalle loro famiglie e dalle loro vite, si ritroveranno tra le mani un contratto di asservimento, con la consapevolezza di non avere neanche la certezza della sede se non per un anno.

La continuità non esiste: I precari che hanno fatto la domanda per le fasi B e C pregheranno di riuscire ad ottenere almeno uno spezzone in modo da non doversi trasferire all'improvviso chissà dove.

I diritti sono sfregiati e denigrati: Chi non ha fatto domanda troverà sempre meno posti per gli incarichi annuali e temporanei e sempre meno speranze di ottenere il giusto ruolo.

Il ricatto impera: Il RAV potrà essere utilizzato insieme ai test INVALSI come strumento punitivo nei confronti degli insegnanti scomodi.

Il DS ha pieni poteri: I collegi docenti saranno chiamati non più a discutere ma ad assecondare i dettami di un DS a tutti gli effetti padrone dell'istituto.

La beffa è infinita: Gli stessi collegi docenti nel corso di quest'anno saranno ancora incompleti, infatti le immissioni in ruolo non saranno sufficienti a soddisfare le necessità di organico delle scuole e gli incarichi non saranno ancora stati tutti affidati.

La "buona scuola" senza ATA: Le scuole apriranno senza il necessario numero di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, che attenderanno invano la giusta assunzione e nel frattempo verranno incaricati direttamente dai DS, probabilmente ad anno già iniziato.

La privatizzazione procede: i DS potranno consultare gli “attori economici” del territorio per elaborare il Piano Triennale, cioè le linee didattico-educative della scuola, e scegliere i docenti dall'albo territoriale per attuarlo.

Trasparenza, merito, diritti sono parole vuote in un Paese in cui l'unica certezza è il clientelismo!

L'estate ha solo portato insulti e denigrazione, ma i docenti  non cedono alle campagne mediatiche che li vogliono sottomettere a questo regime distruggendo le fondamenta del sistema scolastico costituzionale.

I docenti USB dicono basta a percorsi conniventi e pseudo-mobilitazioni compiacenti, a ricorsifici tanto inutili quanto esosi, e riprendono  la lotta all'interno delle scuole, nei collegi, con i colleghi, con chi la scuola la vive e la porta avanti quotidianamente da anni.

E continueranno a lottare affinché la scuola resti baluardo di conoscenza, motore sociale, luogo di confronto e di sviluppo delle coscienze, creatrice di cittadini a tutto tondo e non di fantocci più o meno specializzati, pacchetti di voti acritici e manipolabili!

I docenti continueranno a pretendere democrazia e diritti al posto di ricatti e ripicche: la scuola non è in vendita!

Uniti e consapevoli, seguiranno percorsi di opposizione a un governo e a un parlamento privi di qualunque dignità e legittimazione!

Appuntamento lunedì 7 settembre alle 17 in via P. Calvi 29

per organizzare la mobilitazione da portare dentro tutte le scuole!