Costituzione della RSU nella concessionaria autostradale Milano Serravalle: USB, un solo boato.

Un Sindacato dell'ideale

che è riuscito

a diventare il Sindacato del possibile.

 

Milano -

Dati alla mano, possiamo affermare senza dubbi che la nostra Unione si conferma prima forza sindacale con una percentuale che sfiora la maggioranza assoluta.

A causa del protezionismo imposto dalle burocrazie sindacali firmatarie di contratto (che garantisce a loro il 33% dei seggi indipendentemente dai voti ricevuti) e malgrado la montagna di preferenze date ad USB (45%), di ben lunga superiori alla somma di quelle raccolte dalle organizzazioni storiche CGIL+CISL+UIL (38%), al Sindacalismo di Base vengono riconosciuti solo 4 seggi anziché 6, come vorrebbe la precisa scelta dei 223 lavoratori che hanno scelto USB.

Comunque sia, le regole liberticide dei sindacati concertativi e la loro avversità contro la rinnovata voglia di autodertminazione da parte dei lavoratori della Serravalle non sono riuscite a fermare, ad impedire questo strabiliante risultato, dal significato importante: le nostre lotte contro le politiche aziendali che hanno umiliato i lavoratori, sono state giuste e condivise dai lavoratori.

Un grande risultato che conferma una storica inversione di tendenza, ovvero, non più un sindacato che rappresenti la somma di interessi particolari, ma un sindacato delle persone fatto dalle persone, uomini e donne che hanno saputo dare vita e rendere tangibile quel concetto di base, da dove tutto ha avuto inizio. Tanto più solida e partecipata sarà questa base, tanto più riusciremo ad andare lontano, a costituire quella  democrazia “normale” a cui noi tutti ambiamo.

Questi numeri, soprattutto, ci dicono che siamo nel giusto e non siamo stati mai soli nelle battaglie sin qui condotte, perché la nostra grande forza ci arriva e continua ad arrivarci dai lavoratori.

Ora bisogna continuare e ancora continuare tenacemente, con le stesse convinzioni ed azioni messe in campo, con l’obiettivo prima di tutto di riaffermare la funzione del sindacato in azienda, smantellando le politiche clientelari che l’hanno deformato.

Un immenso grazie va ai lavoratori che credono nel progetto di una sindacato fatto dalla base e a tutti i nostri candidati, che hanno affrontato la campagna elettorale con passione ed entusiasmo e a tutti i sostenitori, perché tutti insieme facciamo grande questa nostra USB.