Covid-19, la Procura di Bergamo chiede altri 6 mesi di tempo per indagare sulle stragi nelle RSA. Fondate le denunce dei familiari, di Asia-USB e di USB Pensionati

Bergamo -

Dopo le denunce presentati dai parenti degli ospiti delle RSA di Bergamo, da Asia-USB e da USB Pensionati, e l’apertura di un’inchiesta contro ignoti per i reati di epidemia colposa all’interno delle RSA, di omicidio colposo e di delitti colposi contro la salute pubblica, oggi la Procura del tribunale di Bergamo ha comunicato la richiesta di proroga delle indagini di 6 mesi, con scadenza il giorno 11 giugno 2021, non essendo in grado di concludere le indagini entro i termini di legge vista la complessità dell'inchiesta.

È dunque evidente che le denunce presentate abbiano un fondamento tale da indurre la procura ad indagini dettagliate e articolate. La battaglia per rendere giustizia agli anziani deceduti nelle RSA prosegue, così come la lotta per smascherare i comportamenti criminali di che avrebbe dovuto garantire il diritto all'assistenza e la sicurezza di pazienti e operatori addetti.

Asia/USB e USB Pensionati, assistiti dall’avvocato Vincenzo Perticaro, hanno presentato analoghe denunce presso le Procure di Roma, Bologna, Milano, Brescia, Piacenza, Torino. Ci auguriamo interventi analoghi delle altre procure per fare luce sulle stragi nelle RSA e impedirne la prosecuzione alla luce della pandemia di Covid-19 che continua a imperversare nel Paese e nel mondo.

 

11/01/2021

 

Asia/USB

USB Pensionati