Diritto allo studio: gli USP di Milano e Monza dormono sonni profondi in compagnia dei sindacati firmatari
Gli ex provveditorati di Milano e Monza non hanno ancora pubblicato gli elenchi degli aventi titolo a fruire delle 150 per il diritto allo studio relativamente all’anno 2019. Il tutto in spregio alla normativa contrattuale, infatti, l’art. 7 comma 7 del Contratto Integrativo Regionale 2016/19 che disciplina i suddetti permessi stabilisce che: “l'ufficio territorialmente competente pubblicherà all'albo e sul sito web le graduatorie degli aventi titolo e i relativi provvedimenti di esclusione entro il 15 dicembre di ciascun anno; curerà inoltre l’informazione ai sindacati territoriali. Ad oggi (17 dicembre 2018) sui siti degli uffici scolastici provinciali di Milano e Monza non si muove foglia relativamente al personale avente titolo a fruire del diritto allo studio per l'anno 2019. Mentre dai lavoratori della scuola si pretende l'invio della domanda entro e non oltre il termine perentorio del 15 novembre di ogni anno, per l'amministrazione scolastica, almeno per quanto attiene agli uffici di Milano e Monza, i termini degli adempimenti contrattuali da espletare rappresentano evidentemente degli optional discrezionali. Tale comportamento, oltre ad essere assai lesivo del diritto allo studio di centinaia di lavoratori della scuola, denota anche una sprezzante considerazione della norma di comparto e un pedestre atteggiamento nella gestione degli adempimenti obbligatori spettanti a questi importanti uffici periferici del MIUR. Per non parlare dei sindacati firmatari da decenni ormai organici e integrati all'amministrazione, i quali, nella maggior parte dei casi non hanno nemmeno il buon gusto di leggere i contratti che firmano in nome e per conto dei lavoratori che asseriscono di voler rappresentare e/o difendere. Figuriamoci quello di farli rispettare, i contratti. Qualche lavoratore, addirittura, sosterrebbe che le succitate graduatorie verrebbero appositamente e proditoriamente pubblicate nel periodo della sospensione per le festività natalizie proprio al fine di approfittare della fisiologica distrazione di eventuali interessati (i quali lascerebbero così scadere i 5 giorni previsti dal CIR per proporre ricorso contro l'esclusione) che pur avendo titolo verrebbero ingiustamente esclusi dalla fruizione del diritto allo studio.
USB Scuola Lombardia sollecita gli Uffici di Milano e Monza ad adempiere alla pubblicazione in tempi brevissimi al fine di consentire agli aventi diritto la pianificazione corretta delle proprie attività di lavoro e studio.