Docente licenziato per le battaglie sindacali. USB Lombardia prosegue l’agitazione all’International School di Como

Como -

USB Lombardia ha incontrato ieri, 19 novembre, la direzione dell’International School of Como, scuola appartenente alla multinazionale Inspired, dopo mesi di vani tentativi e solamente a fronte dell’apertura delle procedure di sciopero presso la prefettura di Como. L’intenzione di affrontare finalmente la redazione condivisa di un contratto di secondo livello che garantisse equi e corretti trattamenti economici, la corretta gestione dei tempi di lavoro e di vita e delle relazioni sindacali efficaci è stata gelata dalla comunicazione del licenziamento di un docente nonché rappresentante sindacale USB dell’istituto, il prof. Carlo Fino.
La dirigenza dell’azienda (definirla “scuola” in questo momento è difficile, visto come l’aspetto didattico-pedagogico sia assolutamente ignoto a chi amministra) ha contestato al nostro delegato delle accuse sotto il punto di vista didattico, pedagogico, metodologico e legale del tutto futili e soprattutto infondate, con l’intento di intimorire le lavoratrici e i lavoratori. Ma il reale motivo del licenziamento è l’attività sindacale di Carlo, il suo impegno con USB per ottenere miglioramenti per i docenti sia sul piano economico che sul piano dei diritti, il suo lavoro per spiegare ai colleghi di tante diverse nazionalità come funzionano i contratti, le norme e i diritti sindacali in Italia.
USB non si lascia intimorire! Chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro di Carlo nel suo posto di lavoro!
Da sempre la nostra forza sta nell’unità dei lavoratori con il fine di ottenere il miglioramento delle condizioni di lavoro e salariali.
Portiamo avanti la lotta, sempre più sicuri di agire nel bene del singolo e dell’intera collettività degli insegnanti dell’IS di Como, non torniamo indietro sullo stato di agitazione e sulle procedure verso lo sciopero aziendale fino al reintegro di Carlo, invitiamo i lavoratori a partecipare all’assemblea di venerdì 21 per discutere insieme di come procedere e a partecipare allo sciopero generale del 28 novembre.
Tocca uno, tocca tutti!