Due lavoratrici sul tetto del San Raffaele di Milano: Difendiamo la qualità dell'Assistenza Sanitaria.
Due lavoratrici del San Raffaele da questa mattina alle 06,30 sono salite sul tetto dell'Ospedale, per chiedere il ritiro di 244 licenziamenti.
“Come USB siamo solidali con la lotta che stanno attuando le lavoratrici del San Raffaele” - ha dichiarato Riccardo Germani dirigente sindacale di USB P. I. – “ lottare per il ritiro di quei licenziamenti vuol dire contrastare le ricette neoliberiste dell’uomo della Goldman Sachs, che oggi governa il nostro paese”.
In questi giorni di esternalizzazioni irresponsabili, oggi il Presidente del Consiglio Mario Monti, ha preso di mira il Servizio Sanitario Nazionale, preparando l'opinione pubblica alla più classica delle ricette neoliberiste: "privatizzare il Servizio Sanitario Pubblico attraverso un sistema di finanziarizzazione dei privati con l'introduzione delle polizze assicurative".
Lo smantellamento del Sevizio Sanitario Pubblico è un regalo a chi intravede ulteriori utili e profitti sulla salute di tutti, a chi vuole introdurre una Sanità a due livelli: una per chi può permettersela, l’altra per il restante 99% dei cittadini, cui sono destinati moderni lazzaretti.
La segretaria della CGIL Camusso rilascia interviste contro le dichiarazioni di Monti, ma dimentica che la sua organizzazione sindacale ha già sottoscritto in numerosi contratti collettivi ( Chimici, Commercio ed Artigianato ) proprio quelle norme che introducono le assicurazioni sanitarie integrative, diventando sostanzialmente apripista di questa scellerata politica di privatizzazione.
Sul tetto del San Raffaele oggi ci siamo tutti! Chiediamo il ritiro immediato dei licenziamenti ed il ripristino di tutti gli accordi sottoscritti dalle rappresentanze sindacali negli anni.
“Diamo la nostra completa solidarietà ai colleghi del San Raffaele come USB Sanità Pubblica e siamo pronti” - ha continuato il dirigente sindacale USB – “a convocare un'altro Sciopero Generale Regionale di tutta la Sanità, facendo seguito al riuscitissimo sciopero del 24 ottobre, che ha visto a Milano oltre 5000 lavoratori del settore, ripartendo dalla vicenda del San Raffaele, anche per impedire che vengano spenti i riflettori dei media e dell’attenzione pubblica.”
Coordinamento Sanità USB Lombardia