EX POSIZIONI ORGANIZZATIVE: È BAGARRE TRA I SINDACATI COMPLICI A CHI SE NE AGGIUDICA DI PIU'

Milano -

Col rinnovo del contratto nazionale della sanità pubblica, è cambiata la denominazione ma l'inganno è rimasto sempre lo stesso: stiamo parlando degli incarichi di funzione (ex posizione organizzative). Un vero e proprio tesoretto da dividere, nella logica di togliere a tanti e dare a pochi.
Da sempre ci siamo opposti a questa mercanzia, incarichi che sono spesso inutili da un punto di vista funzionale (se c'è un dirigente, perché pagare un'altra persona per le stesse funzioni?) e penalizzanti economicamente  per la maggior parte dei lavoratori che si devono privare di importanti pezzi del proprio salario per riempire le tasche di pochi privilegiati che amministrazione e sindacati scelgono di comune accordo, barattando  diritti della maggior parte dei dipendenti con privilegi spesso appannaggio dei "più fedeli". In molti casi, come sta emergendo in molte aziende, autentica merce di scambio, anche a beneficio dei sindacalisti più comodi.
 Ricordiamo che  l'ultimo rinnovo contrattuale ha determinato un incremento economico  -nello specifico nell'art. 80-  di circa 90 euro pro capite che doveva essere utilizzato per incrementare le indennità (di turno, festive, notturne ecc) ma qualcuno sta  continuando a fare  finta di nulla e vuole investire questi soldi attraverso accordi decentrati  per aumentare le posizioni organizzative. Addirittura il contratto  prevede di attribuire fino a dodicimila euro   ad ogni incarico:  un vero e proprio scandalo se pensiamo che ci sono stipendi da fame per tutti gli altri.
Come USB  riteniamo che questi incarichi non devono essere attribuiti -se non in pochi casi, strettamente necessari- e i risparmi devono essere reinvestiti per aumentare le indennità e la premialità di tutti i lavoratori che quotidianamente  garantiscono i servizi, invece di concedere queste esorbitanti quote economiche  a chi spalleggia le amministrazioni.
A tal proposito, come abbiamo sempre ribadito, se la direzione  li ritiene indispensabili e funzionali che li pagasse con i fondi del proprio bilancio  e non con quelli che sottrae dai fondi del comparto  impoverendo il resto dei  tanti lavoratori. 

USB chiede l’abolizione delle indennità di funzione e la loro ridistribuzione sul salario di tutt*
VEDIAMO CHI CI STA!