Fase 2 alla ST Agrate Brianza, USB: salute e sicurezza ancora cenerentole, non firmiamo l’accordo

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In Lombardia il numero dei contagi è ancora critico: USB continua ad anteporre la salute e la sicurezza a tutti i ragionamenti, gli altri no.

Ne i giorni 13,15 e 18 maggio si sono svolti gli incontri tra la delegazione della RSU e la direzione aziendale ST Microelectronics – con conferenza in linea – per un accordo sulla gestione della cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza sanitaria in corso.
I delegati RSU USB hanno proposto alla DA una serie di punti tesi ad affrontare prioritariamente il tema della salute dei lavoratori focalizzandosi sul tema dell'affollamento e della conciliazione vita/lavoro:

  • la presenza del 50% in produzione con permessi pagati, lo sfasamento dell’orario d’ingresso con la riduzione dell’orario di lavoro giornaliero.
  • L’allargamento della fascia di flessibilità per il personale a giornata dalle 07:00 alle 11:00.
  • La prosecuzione del lavoro “da remoto”con le modalità già concesse e con l’obbiettivo di estenderne l’applicazione a tutte le mansioni compatibili.
  • La concessione del part-time verticale derogando alla regola della “tripletta” per la durata dell’emergenza; la concessione di tutti i part-time derogando la percentuale in vigore.
  • La concessione di ulteriori permessi retribuiti per la cura dei figli - rispetto a quanto previsto dal dpcm “rilancio” - con la possibilità di fruizione fino a settembre.

La DA ha ritenuto di non ricevere alcuna delle richieste elencate, proseguendo a sottoscrivere un accordo che non tutela tanti lavoratori e prevede il progressivo aumento della presenza del personale in un contesto di contagi in Lombardia ancora alto; la quantità e le macchinose modalità di fruizione dei permessi retribuiti previsti nell’accordo non sono adeguati alla gestione di questa fase dell’emergenza.

I delegati RSU USB sottolineano che:

  • nella trattativa – come mediazione – è stato proposto e rifiutato dalla DA un meccanismo sperimentale e volontario per tutti i turnisti di fruizione ad ore delle proprie spettanze per portare l’orario giornaliero a 6:15 ore, senza pausa pranzo, con l’uso di 1 ora del lavoratore e 1 coperta dalla DA(a cui sottrarre i 30’già retribuiti della mensa) con lo scopo di superare il problema dell’affollamento e delle code.
  • Il meccanismo di turnazione previsto per il personale a giornata collegato alle attività produttive con 6 ore in azienda e 2 “da remoto” è eccessivamente impegnativo da gestire e conciliare con le esigenze familiari; inoltre - come questi mesi hanno dimostrato - queste persone possono continuare a svolgere gran parte della propria attività “da remoto”.
  • È riconfermata tutta la rigidità del meccanismo della “tripletta” verso le richieste di part-time verticale pendenti, in un contesto nel quale la percentuale nel sito è sotto il 5% previsto dal Ccnl; è stata respinta la proposta di spostamento temporaneo del lavoratore richiedente in un altro reparto per favorirne un’equa distribuzione.
  • Le mediazioni proposte sugli ulteriori permessi per la gestione dei figli su percentuale di retribuzione, numero dei giorni e fasce di età sono state tutte rifiutate.

Il “protocollo condiviso” per la gestione dell’emergenza non ha recepito le indicazioni dei RLS USB:

la presenza nei reparti produttivi non compatibile con il rispetto della distanza minima di sicurezza.
la gestione del personale “sintomatico” e delle quarantene dei contatti stretti.
la fornitura al personale delle clean-room di un’unica mascherina che garantisca la salute delle persone e la qualità dei prodotti per superare l’attuale disagio delle 2 mascherine sovrapposte.
la rimodulazione proposta dal RSPP delle fasce orarie per la mensa dei turnisti è l’ennesimo elemento che concorrerà ad aumentare lo stress lavoro correlato.

Tutto questo ha portato i delegati RSU USB alla decisione di non sottoscrivere il verbale di accordo del 18-05-2020

 

Agrate Brianza, 18-05-2020

Delegati RSU USB ST Microelectronics