FINANZIARIA E SCIOPERO 17/11. TAGLI ALL'UNIVERSITA': LA TRAGICOMMEDIA DEGLI ERRORI
Seppure “annacquato” da continui annunci sui mass media del reperimento di nuove risorse, continua lo scontro all’interno della maggioranza di governo sui tagli della Finanziaria all’Università e alla Ricerca. Protestano premi Nobel, i Rettori e persino lo stesso ministro dell’Università, ma non sembrano produrre risultati davvero apprezzabili.
I tagli restano e il “rilancio della formazione, ricerca e dell’innovazione tecnologica” come “motore del rilancio produttivo ed economico del Paese” è ancora una volta accantonato.
Gli “opinion maker” fanno a gara per sottolineare l’inadeguatezza del sistema universitario (dopo 17 anni di continue e stressanti “riforme” privatistiche e autonomistiche…!), paventano ancora fughe di cervelli, stigmatizzano l’autoreferenzialità della baronia per …… rilanciare ancora una volta i contenuti più deteriori delle “riforme” di questi anni e reclamare ulteriori e massicci interventi di privatizzazione, esternalizzazioni, folli progetti di competizione tra atenei e impossibili “assunzioni di responsabilità” delle “autonomie”, ma eludono con incredibile leggerezza la questione dell’abbandono di ogni politica di sviluppo.
A ciò si somma il silenzio complice dei sindacati “amici” CGIL/CISL/UIL che, al rilancio della “ricerca e dell’innovazione tecnologica”, hanno sacrificato salari, scala mobile e contratti con gli Accordi sul Costo del Lavoro del luglio 1992 e 1993.
Unica “eccezione” – dal sapore di un “ facite ammuina” - CGIL/CISL/UIL di Scuola, Università e Ricerca che si avviano stancamente a scioperare il 17 novembre per cercare di contenere il malessere crescente dei lavoratori di questi settori.
Peccato che, ancora una volta, al danno della loro fallimentare politica concertativa si aggiunga anche la beffa della parola d’ordine della “loro” manifestazione: “Più salario ai docenti. Stabilizzazione per i soli – pochi – ricercatori”.
Per il personale Tecnico Amministrativo precario (la stragrande maggioranza del precariato nell’Università) neppure una parola.
Per il personale T.A. “garantito” (fino a quando…?) nemmeno l’indicazione delle linee di rivendicazione (che la Piattaforma è chieder troppo…) per il rinnovo del CCNL, già scaduto dal Dicembre 2005.
Insomma, in questa incredibile commedia degli errori una sola cosa è chiara: l’azione del governo, lungi dal garantire equità sociale e rilancio del Paese, si conferma l’ennesima arrogante riedizione delle Finanziarie di tagli alla spesa sociale e al costo del lavoro.
RdB Università, nell’aderire alle ragioni generali e sociali per lo SCIOPERO GENERALE del 17 Novembre, continua nella presentazione ai lavoratori della sua bozza di Piattaforma per il rinnovo del CCNL 2006-2009, affinché i dipendenti dell’Università sappiano che le loro istanze saranno ben rappresentate da un vero sindacato “incompatibile” con le logiche liberiste di governo di qualsivoglia colore.
Per la stabilizzazione di TUTTI i lavoratori,
per un contratto nazionale con veri salari e diritti certi.
17 Novembre 2006
SCIOPERO GENERALE
con MANIFESTAZIONE REGIONALE