FONDAZIONE MAUGERI (PV): IL PRESIDENTE CANCELLA IL CONTRATTO DI LAVORO, I LAVORATORI OCCUPANO LA PRESIDENZA

Milano -

Grandissima partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Fondazione Maugeri di Pavia all’assemblea di ieri, convocata d’urgenza a seguito dell’irricevibile lettera del 3 luglio scorso scritta dal presidente che, in nome di una presunta crisi, cancella con un colpo di spugna l’applicazione del contratto nazionale di lavoro sanità pubblica e tutta la contrattazione decentrata. Contrattazione conquistata dai lavoratori e dalle lavoratrici, anche in virtù delle professionalità espresse e che, se cancellata, arriverebbe a tagliare sino al 30% delle retribuzioni adesso percepite.

 

I lavoratori e le lavoratrici della Fondazione Maugeri di Pavia non cedono al ricatto e votano all’unanimità una mozione che da mandato a tutte le organizzazioni sindacali presenti di proclamare da subito lo stato di agitazione e di intraprendere tutte le azioni utili, compreso lo sciopero generale, per costringere il consiglio di amministrazione della Fondazione a ritirare la lettera del 3 luglio, condizione necessaria per avviare un tavolo di confronto.

 

L’assemblea è terminata con un presidio negli uffici della presidenza, dove i lavoratori, al grido di “vergogna vergogna” hanno chiesto il ritiro della minaccia di modifica del contratto e dei tagli salariali, condizione necessaria per l’avvio di un confronto serio su come uscire dalla crisi se realmente dimostrata.

 

USB rispetterà il mandato dei lavoratori e andrà avanti con tutti i mezzi a disposizione per contrastare quest’arroganza data da interessi personali e di puro profitto a scapito di lavoratori e pazienti.