GLI ASSISTENTI SOCIALI DICONO NO ALLA CIRCOLARE SUGLI SGOMBERI!
È notizia recente che i Servizi Sociali dei Comuni, in riferimento a disposizioni contenute nella Circolare del 1 settembre del Ministero degli Interni, debbano effettuare il censimento delle famiglie ritenute “occupanti abusivi” per poi eseguire gli sgomberi dalle case.
Questo cosiddetto censimento graverebbe, concretamente, sulla figura professionale degli Assistenti Sociali ai quali la circolare intende assegnare un ruolo illecito e improponibile molto simile a quello di Agente di Pubblica Sicurezza, quindi assolutamente incompatibile e inaccettabile rispetto ai valori e ai principi della professione e dell’inviolabile codice deontologico che la norma.
Gli Assistenti Sociali con risorse economiche, dotazioni organiche e strumenti operativi gravemente limitati quanto intollerabili, ogni giorno lavorano per alleviare i bisogni della crescente e assai diffusa povertà sociale. Rivendicano fermamente dal Governo e dalle Amministrazioni decentrate il rispetto delle loro funzioni e risposte credibili alla drammatica emergenza abitativa che coinvolge centinaia di migliaia di famiglie e persone in stato di fragilità e bisogno. Rivendicano la progettualità di seri interventi che stabiliscano lo sviluppo di politiche abitative a favore di quelle persone e famiglie che, per il loro stato di povertà e/o di reddito insufficiente, non riescono a soddisfare il diritto ad un alloggio dignitoso, vedendosi, nell’emergenza, costrette a soluzioni estreme per avere un luogo in cui vivere o sopravvivere.
Nulla di tutto questo è contenuto nella repressiva Circolare che peraltro sposta il problema agli Enti Locali, ridimensionando anche il ruolo dei Comuni e dei Comitati Metropolitani che da tempo lamentano la mancanza di fondi per avviare piani di riqualificazione di alloggi - anche quelli sequestrati alle mafie - che potrebbero garantire risposte concrete a questa emergenza.
Altrettanto grave è la disposizione che riguarda il censimento degli occupanti, "la composizione dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza all'interno degli stessi di minori o altre persone in condizione di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale e della condizione di regolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale".
Quanto indicato circa la tempestività degli sgomberi “rinviando alla fase successiva ogni valutazione in merito alla tutela delle altre istanze” rischia di aumentare ulteriormente tensioni sociali già largamente esistenti.
Questa Circolare deve essere respinta!
Organizzarsi e sostenere le mobilitazioni è necessario per ottenere seri e continuativi piani di interventi pubblici per contrastare e superare la drammatica realtà dell’emergenza abitativa.