GLI OPERAI DI ANTOLOGIA PRESIDIANO CONFAGRICOLTURA E OTTENGONO UN TAVOLO DI TRATTATIVE

Milano -

Successo della manifestazione-presidio degli operai licenziati dall’azienda florovivaista Antologia organizzati da USB sotto la sede milanese di Confagricoltura. USB, per nulla rassegnata ai 44 licenziamenti, prevalentemente extracomunitari supersfruttati, al contrario di altri sindacati che preferiscono restare immobili (Rsu in testa), ha organizzato un pullman da Merate con destinazione viale Forlanini a Milano, sede di Confagricoltura. I lavoratori, inferociti contro chi li ha mal rappresentati sinora, hanno aderito massicciamente all'iniziativa riempiendo il pullman e portando tutta la propria rabbia di chi negli anni è stato sfruttato e ora si trova licenziato, spesso sotto sfratto e con minori a carico. Confagricoltura era presidiata massicciamente da polizia e blindati, ma gli operai, per nulla intimoriti, hanno urlato tutta la loro rabbia con cartelli in arabo che dicevano “Le nostre vite vengono prima dei vostri profitti", hanno volantinato insistentemente e soprattutto presidiato in modo deciso l'ingresso di Confagricoltura.

Non sono mancati momenti di tensione, quando gli operai hanno deciso di entrare e da li è partita una lunga trattativa con rappresentanti della Digos per avere subito un incontro serio e credibile. La determinazione degli operai strappava "il tavolo".  Quindi una delegazione di lavoratori e dirigenti di USB si è incontrata con rappresentanti di Confagricoltura. Anche questa una differenza sostanziale di comportamento rispetto a Cgil-Cisl-Uil che escludono sempre dalle trattative i veri soggetti in causa e si auto delegano a rappresentarli. USB invece crede che gli operai in lotta debbano essere i protagonisti delle vertenze e delle trattative che devono essere sempre fatte alla  luce del sole. Nulla è ancora definito ma per i 44 licenziati oggi si è accesa una concreta speranza di essere riassorbiti in altre strutture. Confagricoltura ha preso un serio impegno dinnanzi alla delegazione degli operai di Antologia e a USB. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Ora sarebbe interessante chiedere conto ai "rassegnati per professione”, i soliti sindacati collaborazionisti, della loro inspiegabile e gravissima assenza nella giornata di oggi. Gli operai se lo ricorderanno.