H S.Raffaele: qualunque sarà la decisione del Tribunale, USB chiede che l'Ospedale diventi pubblico
Nell’interesse della cittadinanza e dei lavoratori, il miglior destino che possiamo augurarci per il San Raffaele è che resti un grande policlinico ma pubblico.
Il Tribunale ha chiesto al CdA, che ha presentato lo scorso 10 ottobre la domanda di concordato preventivo per il salvataggio del San Raffaele, la trasmissione di ulteriore documentazione entro questa sera alle 19.30. Domani mattina la Procura potrà presentare eventuali eccezioni e poi si riunirà la Camera di Consiglio per decidere se accogliere o meno la domanda.
Come lavoratori e lavoratrici del San Raffaele, sappiamo che qualunque sarà la decisione del Tribunale ci aspettano mesi in cui dovremo continuare a difendere sia la qualità assistenziale che fino ad oggi ha caratterizzato il nostro ospedale che i diritti conquistati con le lotte negli anni.
Siamo convinti che in entrambe le ipotesi, quella del commissariamento o quella dell’accoglimento del concordato, ci siano spazi perché la Regione, che già oggi finanzia gran parte dell’attività sanitaria attraverso i rimborsi delle prestazioni, prenda il controllo diretto.
Solo con un intervento del pubblico si potrebbe preservare la ricerca di base così come quella indipendente dagli interessi delle ditte farmaceutiche; si garantirebbe la continuità nelle cure anche delle patologie meno remunerative per l’Ospedale; si continuerebbe a sviluppare la qualità dell’assistenza, senza un’eccessiva contrazione del costo del personale, poco salutare sia per i lavoratori che per i pazienti. Infine, l’intervento del pubblico potrebbe salvare la sede di Turro, punto di riferimento per molti pazienti, tra cui quelli psichiatrici e neurologici, dalle speculazioni immobiliari.
Per riaffermare questi principi, i delegati sindacali del San Raffaele saranno anche domani in presidio davanti al Tribunale di Milano, dalle ore 10.30 alle 13.
Coordinamento aziendale USB – Ospedale San Raffaele