I vigili di Milano respirano veleno, USB diffida Sindaco e Comandante per la continua violazione di leggi e contratti
La scorsa settimana un agente della Polizia Locale di Milano, in servizio di viabilità a largo Gemito, ha accusato un malore dopo essere stato esposto a elevate concentrazioni di sostanze inquinanti oltre i limiti orari prescritti dal contratto e dalle circolari interne, ed è stato ricoverato in codice giallo al pronto soccorso della clinica Città Studi.
Per questo motivo e visti gli allarmi inascoltati, l’Unione Sindacale di Base ha inviato formale diffida al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e al Comandante della Polizia Locale Marco Ciacci dal reiterare comportamenti in violazione del D.Lgs. 81/08 che prescrive l’obbligo di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione per la salvaguardia dell’attività lavorativa.
Il contratto di lavoro interviene nelle occasioni di emergenza ambientale e con chiarezza recita: “non si dovrà impegnare il personale per tempi prolungati per le località più a rischio per i servizi di viabilità favorendo la rotazione del personale”. Inoltre a rafforzare quanto sancito dal contratto si aggiungono le svariate circolari e disposizioni del comando della Polizia Locale di Milano nel 1999, nel 2010 e nel 2016 che hanno ripetutamente fissato i limiti massimi di 3 ore complessive e non continuative (che si abbassano a 2 nei periodi di elevate quantità di sostanze nocive), equivalenti a un totale di 90 minuti operativi, come limite massimo di permanenza per turno nelle strade a maggiore concentrazione di inquinanti.
Violare tali disposizioni intenzionalmente (l’agente ricoverato e il collega che era con lui avevano infatti informato la Centrale Operativa che entrambi stavano effettuando la viabilità e che serviva altro personale per garantire i cambi, richiesta ignorata), soprattutto in periodi in cui il superamento della soglia di attenzione per gli inquinanti è una costante, significa avere in spregio la salute degli operatori e delle operatrici della Polizia Locale.
La diffida è stata inviata anche al direttore della Direzione Organizzazione e Risorse Umane, Valerio Iossa, e per conoscenza al Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, ATS Città Metropolitana di Milano.
USB e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) continueranno a monitorare l’applicazione delle norme a tutela degli agenti e incalzeranno l’amministrazione comunale finché salute e incolumità non saranno garantiti.
USB PI Milano – Polizia Locale