IL COMUNE DI MILANO HA PRESENTATO L'IDENTIKIT DEL RIDER. ADESSO NON CI SONO PIU' SCUSE.

Milano -

I dati emersi dallo studio dell’Università di Milano “I riders: una ricerca di carattere cognitivo”, presentati questa mattina presso l'Urban Center alla presenza dell'Assessore alle politiche del Lavoro Cristina Tajani e da una delegazione di appartenenti a organizzazioni datoriali, sindacali, consulenti del Lavoro, Inps, Confindustria, sono incontrovertibili dal punto di vista del mondo del lavoro.

L'85% del campione intervistato nell'inchiesta svolta, oltre a non essere uno/a studente/ssa, svolge il lavoro di consegna pasti a domicilio come primo ed unico lavoro, con una media di 35 ore settimanali fino a picchi oltre le 50 ore settimanali. Occorre chiaramente uscire dal mito del “lavoretto”.

Non ci sono più scuse: questi/e lavoratori/trici vanno inquadrati/e nel contratto della Logistica. A Milano ogni giorno oltre 3000 lavoratori/trici svolgono questo lavoro sulle 24 ore in una forma differente dal lavoro nei grandi magazzini di Piacenza, Lodi, Pavia e Cremona, in un modello di logistica da metropoli diffusa, con lavoratori/trici sempre a disposizione non pagati per le ore svolte ma a consegna.

Oggi questi/e lavoratori/trici sono di fatto inseriti nella RLM (Regione Logistica Milanese) che comprende dai grandi magazzini alla metropoli diffusa, quel tratto di consegne entro i 50 minuti dalle mura ambrosiane denominato “l'ultimo miglio”, dove si consegna dal pacchettino lavorato ad Hong Kong, passato per i grandi magazzini, al pasto, alla spesa.

Si tratta di lavoratori/trici subordinati/e, come i facchini di piacenza della GLS o della Fedex colpiti da licenziamenti e da "Daspo", come riconosciuto dal Tribunale di Torino che ha condannato le piattaforme di consegna pasti a domicilio al risarcimento in base al CCNL logistica trasporti, riconoscendo l’inquadramento dei lavoratori al V° LIVELLO RETRIBUTIVO.

USB chiede che il Comune di Milano si faccia portavoce ed esigere che queste piattaforme sottoscrivano un patto con i/le lavoratori/trici e i loro rappresentanti per il riconoscimento a tutti questi/e lavoratori/trici del CCNL della logistica trasporto merci, inquadrandoli al 1° livello, pena revoca di licenze ed autorizzazioni comunali.

L’Unione Sindacale di Base invitia tutti i Riders a “sloggarsi” il 22 febbraio e a partecipare alla manifestazione nazionale con sciopero della Logistica che si terrà a Roma contro lo sfruttamento più feroce e la negazione dei diritti.