IL GENOCIDIO DEGLI ITALIANI: TAGLI ALLA SANITA', TAGLI ALLA VITA

Milano -

Non succedeva dagli anni della guerra: cala l’aspettativa di vita degli italiani. Lo dice il rapporto dell’OsservaSalute2015. Le cause? I tagli alla sanità pubblica. In particolare quelli che penalizzano la prevenzione. Soprattutto su patologie tumorali prevedibili e i vaccini. Parlano le cifre: dal 2009 al 2013 la spesa sanitaria è diminuita dell’1,6 per cento annuo, nel 2015 il governo Renzi ha tolto alla Sanità altri 2,3 miliardi di euro e il Documento di finanza pubblica ha annunciato tagli per altri 2 miliardi per il 2016, 3,5 per il 2017 e 5 per il 2018. Ci vogliono morti! La linea l’ha data pochi giorni fa il Fondo monetario internazionale: “La longevità mette a rischio i bilanci degli stati”. Di conseguenza bisogna tagliare, tagliare, tagliare. Su interventi, medicine, strutture. Un vero e proprio genocidio preordinato. Come in Grecia dove, già nel 2014, la mortalità infantile era cresciuta del 43 per cento. Conseguenza dei tagli alla sanità voluti dal Fondo monetario internazionale, dalla Banca centrale europea, dall’Unione europea e dal governo tedesco della materna signora Merkel. E la sanità privata gongola. Infatti chi non ha problemi sono le persone ricche che hanno a loro disposizione cliniche, medici, apparecchiature, farmaci impossibili da reperire per i comuni mortali, perché troppo costosi.