IL NORD AFFONDA E LO SBLOCCA ITALIA DESTINA META' DEGLI INVESTIMENTI ALLE AUTOSTRADE E BRICIOLE AL RISANAMENTO IDROGEOLOGICO
I disastri che il mal tempo ha provocato in questi giorni nel Nord Italia non sono dovuti solo e soprattutto all’eccezionale livello delle piogge, ma hanno trovato terreno fertile nelle condizioni disastrate del terreno sulle quali sono precipitate. Condizioni che lo sfruttamento intensivo dei terreni, il disboscamento, la cementificazione, l’incuria hanno provocato. Criminale è la mancanza di intervento dello Stato, delle Regioni, dei Comuni. Anzi, criminale è proprio il loro intervento fatto di decine di migliaia permessi edilizi che non hanno risparmiato alvei di fiumi, colline franose, terreni sismici. Per favorire costruttori ingordi, assessori rapaci, ministri corrotti. Pochi dati, significativi e sconvolgenti, stanno a dimostrare che l’operato di chi ha responsabilità di governo non è dovuto solo a insipienza, incapacità, menefreghismo, ma è stato scientemente perseguito. Basti pensare che in più di 20 anni gli italiano hanno versato 847,3 miliardi di euro di tasse verdi e che solo 7,3 miliardi sono stati effettivamente destinati alla protezione dell’ambiente (fonte Associazione artigiani piccole imprese Mestre). Versamenti frutto di tutta una sequela di imposte, spesso sconosciute, che si sborsano quando si fa il pieno all’auto, quando si pagano le bolletta della luce, del gas, del metano, il bollo e l’assicurazione dell’auto. Imposte che non vanno a sostenere le attività di salvaguardia ambientale per le quali sono state introdotte, bensì a finanziare altre voci di spesa. Decisioni prese da tutti i governi, di ogni orientamento politico per ragioni che non hanno mai spiegato e finite perlopiù in cemento. Una politica che il governo Renzi ha deciso di perpetuare. Lo Sblocca Italia, decreto recentemente approvato per dare impulso agli investimenti, va infatti nella stessa direzione: il 47 per cento delle risorse servirà a costruire nuove strade e autostrade e solo il 7 è destinato a opere di risanamento del territorio. Mentre l’Italia affonda come il Titanic c’è chi balla e già conta gli incassi. Miliardi di euro in fatturati, mazzette, regali. E i vigili del fuoco e la protezione civile, in prima fila nel fronteggiare emergenze di ogni tipo, hanno meno risorse, meno uomini, meno mezzi. E più dirigenti incapaci, stupide incombenze, lavori massacranti. Esaltati nei momenti del bisogno, vengono ignorati quando richiedono di non essere più militarizzati, il rinnovo del contratto che sognano da tempo, investimenti e attrezzature adeguate.
L’USB ha recentemente presentato diversi progetti di utilizzo dei Fondi europei, una massa enorme di denaro che o non viene utilizzata o viene dispersa in mille rivoli, utili solo a favorire clientelismi e favoritismi. Fondi che possono essere utilizzati invece per la messa a coltura di terre abbandonate sottraendole a nuove cementificazioni, ristrutturazione, manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, riutilizzo delle aree dismesse per nuovi alloggi popolari, anche in questo caso per scongiurare nuove cementificazioni. Opere che possono dare lavoro a migliaia di giovani e disoccupati, tecnici e operai, anche immigrati. I soldi ci sono, basta utilizzarli e utilizzarli al meglio.