INCIUCIO CGIL, CISL, UIL-FONDAZIONE DA 9 MILIONI DI EURO ALL'ANNO ALLA MAUGERI

Pavia -

Se ce ne fosse stato ancora bisogno ormai è evidente che i sindacati collaborazionisti hanno mollato ogni ritegno nell’affiancare la direzione della Fondazione Maugeri nel suo disegno di riorganizzazione finanziaria. Disegno che approderà a un assetto di natura privatistica dell’istituto che in sol colpo porterà il più grande polo sanitario nazionale per la riabilitazione a diventare una macchina da profitti per i nuovi investitori.

E’ stato chiaro fin dall'arrivo del presidente bocconiano Gualtiero Brugger che l’obiettivo di Cgil, Cisl, Uil e soci, scritto e dichiarato, non era quello di riprogrammare il ruolo della Fondazione dopo i disastri e le ruberie degli anni passati, ma di rispondere alle pretese dei creditori usando il patrimonio della Fondazione e i soldi dei lavoratori. Così adesso passano ai fatti e vogliono fare l'accordo che regalerà 9 milioni di euro dei lavoratori ogni anno alle mire speculative della Maugeri. Non possiamo scegliere noi il padrone hanno sempre risposto a USB e a quelle poche voci politiche e istituzionali che si sono fatte interpreti del pericolo che il “piano Brugger” rappresentava. Non l’avranno forse scelto, ma sposato sì.

Ma ecco la cronaca degli ultimi avvenimenti. Nel recente incontro tra direzione e rappresentanti sindacali, c'è stata la spaccatura che ha portato USB (e NURSIND) a uscire dal tavolo della trattativa. Il neo direttore generale Gianni Giorgi (un altro stipendio da pagare) ha infatti ribadito che non c'è alternativa all’approvazione dell'accordo capestro: o si firma o la Fondazione agirà unilateralmente passando da subito al contratto Aiop, l’Associazione italiana della ospedalità privata. Ha poi chiesto esplicitamente quali fossero i sindacati disponibili a firmare l’accordo.

Subito si è assistito a una penosa sequenza di dichiarazioni di fiducia nei confronti della direzione da parte di Cgil, Cisl e Uil che si sono premurate di garantire che avrebbero prodotto solo alcune annotazioni per poi arrivare il 15 gennaio alla firma definitiva. Non solo, dopo che si sono ben guardati dal coinvolgere i lavoratori nelle scelte che stavano per fare, hanno promesso alla controparte che la proposta di accordo se la sarebbero fatta approvare preventivamente dall'assemblea dei dipendemti. Peccato che nel frattempo i lavoratori della Maugeri, con il supporto di USB e NURSIND, abbiano convocato per oggi 10 gennaio un’assemblea autoconvocata raccogliendo più di cinquecento firme.

Dopo l'assemblea, di cui daremo conto, USB organizzerà iniziative di mobilitazione contro questo ennesimo inciucio perché in ballo ci sono oggi il patrimonio della Fondazione e i soldi dei lavoratori, ma in futuro il posto di lavoro di molti.