La UIL Scuola in Lombardia ha aperto un nuovo fronte di sfruttamento: gli studenti in PCTO
“La scuola non deve andare in azienda”. Se la dichiarazione si fosse fermata qui, ascoltando l’intervista del segretario UIL Scuola Lombardia Abele Parente a Radio Popolare, non avremmo potuto che concordare. La frase però ha un seguito che rivela la volontà e la capacità di trasformare la scuola in un luogo di sfruttamento di chi dovrebbe invece difendere e tutelare i lavoratori.
La UIL, infatti, si è fatta forte del sistema del PCTO per dare vita ad un CAF all’interno di una scuola di Monza e, utilizzando gli studenti, risparmiare sulle spese alla vigilia dell’apertura della fase di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Pare peraltro vogliano estendere la sperimentazione all’intera Lombardia.
Una nuova frontiera di sfruttamento, un nuovo modello di PCTO, l’ennesimo danno alla scuola e agli studenti che dovrebbero invece restare all’interno delle aule per studiare e non fare manovalanza gratuita.
USB Scuola chiede l’abolizione immediata di ogni forma di sfruttamento, di addestramento al lavoro non remunerato, anticamera e preparazione dell'incapacità di rivendicare diritti. Il PCTO non va “sfruttato”, ma abolito, perché ha solo queste finalità, nella visione delle aziende e anche di taluni “sindacati” che hanno il coraggio e la sfacciataggine di definirsi tali.
La scuola deve formare al lavoro fornendo agli studenti gli strumenti cognitivi per affrontare il mondo, per conoscere i propri doveri e i propri diritti.
Anche in questa prospettiva USB Scuola Lombardia sarà presente all’Assemblea Operaia del 9 aprile e allo sciopero nazionale del 22 aprile.
I nostri studenti non sono i vostri schiavi!