LANDINI LE SPARA GROSSE MA NON COLPISCE
Una decina di lavoratori e militanti di USB Lecco-Monza hanno oggi accolto un attonito Maurizio Landini, segretario della Fiom-Cgil, all’entrata della STMicroelectronics di Agrate dove doveva presenziare a un’assemblea sul rinnovo del contratto nazionale. Assieme a loro cinque delegati Fiom con sei bandiere e qualche giornalista. “Sono pronto a occupare le fabbriche per difendere il lavoro” aveva spavaldamente dichiarato giorni fa il nostro, Gli aveva provocatoriamente risposto USB Lavoro privato di Lecco-Monza con una lettera aperta (che alleghiamo e che gli è stata consegnata all’entrata in fabbrica) dicendosi pronta a seguire le sue parole. Di aziende da occupare in Brianza c’è solo da fare la scelta. Per esempio la Candy che ha dichiarato 373 esuberi. Di sparate il buon Maurizio negli anni ne ha fatte tante, sempre seguite da nessuna azione. Sarà così anche questa volta visto che di seguaci ne ha ben pochi. Per la cronaca riportiamo la dichiarazione di Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Brianza: “Le fabbriche vanno fatte funzionare, non occupate. Se vogliono occupare vadano avanti loro”. Parole che non sorprendono. Sono anni che Fiom, Cgil e tutti gli altri sindacati di regime non organizzano lotte, non hanno fiducia nei lavoratori (puntualmente ripagati della stessa moneta), contrastano i sindacati di base combattivi come USB. Arretramento dopo arretramento si è arrivati all’attuale, pesante situazione dove i padroni sono all’attacco e impongono l’abolizione dei contratti nazionali, il jobs act, regole per la contrattazione tutte a loro vantaggio, licenziamenti a raffica. Il prossimo passo sarà il ritorno in forze della polizia davanti le fabbriche a manganellare chi si ribella. Come negli anni Cinquanta. E Landini parla.