LECCO, LUNEDI' 20 NOVEMBRE ORE 9,30 PRESIDIO DI SOLIDARIETA' PER IL COMPAGNO SCORZELLI
Appuntamento davanti la palazzina amministrativa dell’ospedale
Francesco Scorzelli, infermiere capo del Pronto soccorso dell’Ospedale di Merate e delegato sindacale di Usb, imputato per l’ottava volta (è accusato di aver dichiarato alla stampa di aver donato cariche telefoniche ai suoi infermieri per ricompensarli del lavoro straordinario pagato solo in parte; ma lui non ha rilasciato nessuna intervista) dovrà presentarsi il 20 novembre davanti ai suoi giudici naturali: i dirigenti del nosocomio. Peraltro da lui ricusati. Gli stessi che poche settimane fa lo hanno processato e condannato a tre mesi di sospensione, con il 50 per cento del salario. Allora l’”imputazione” era di aver fatto rispettare il regolamento che proibisce a persone estranee di sostare all’interno del Pronto soccorso. Ma il vero motivo, allora come adesso, è un altro: Scorzelli, oltre che a essere un bravissimo infermiere, è un attivista sindacale dell’Usb, un compagno che morde l’amministrazione, che denuncia, puntigliosamente, ogni suo misfatto, ogni scorrettezza, ogni abuso. Così, ecco la nuova “incriminazione”. La solidarietà dei suoi compagni di lavoro è grande e spaventa l’amministrazione.