Leoncavallo: Il 6 settembre USB in corteo con Milano Città Pubblica
USB sarà presente al corteo del prossimo 6 settembre lanciato dal Leoncavallo, all'interno dello spezzone di "Milano Città Pubblica" insieme alle numerose realtà - comitati, sindacati, partiti e movimenti - con cui da tempo stiamo costruendo un’opposizione conflittuale alla speculazione edilizia, alla privatizzazione e finanziarizzazione della città e alla repressione che a tutti i livelli viene messa sistematicamente in atto dal partito del mattone, in maniera trasversale, da Palazzo Chigi fino a Palazzo Marino.
Ancora una volta, in presenza di a uno sgombero, con ogni probabilità deciso a Roma, ci troviamo di fronte a una giunta comunale ambigua e complice, che dichiara di operare in difesa di famiglie e spazi sociali, mentre di fatto intrattiene rapporti “affaristici” con speculatori e immobiliaristi.
Lo schema messo in campo è sempre lo stesso: se non accetti la soluzione proposta, qualunque essa sia, adeguata o meno, diventi il colpevole della tua situazione e quindi sottoposto alla cura repressiva di uno Stato sempre più violento. Questo vale sia che si tratti di una famiglia in emergenza abitativa o di uno spazio sociale.
Auspichiamo che da questo ennesimo atto brutale che è stato lo sgombero di uno spazio sociale patrimonio di tutta la città da un lato e dalla gestione affaristica della città, ora vede indagata anche parte della Giunta e lo stesso Sindaco dall’altro, nasca una presa di coscienza da parte di tutta la cittadinanza sulla condizione di Milano e sui suoi responsabili.
Oggi nessuno può più stare opportunisticamente in mezzo: tanto la destra, che gestisce il dissenso con la repressione, quanto il centrosinistra in tutte le sue manifestazioni, che regala miliardi agli speculatori immobiliari, hanno già mostrato qual è la loro idea di città, che è opposta e inconciliabile con le necessità e gli interessi di abitanti, lavoratori, studenti e migranti che rapprensentiamo. Per questo rispondiamo all’appello di “Milano Città Pubblica” per la costruzione di una vera alternativa al “Modello Milano”, che riporti al centro la città come bene comune, partendo dal diritto alla casa, da salari dignitosi, dalla tutela degli spazi sociali.