LOMBARDIA - Entrate, incontro in DRE. I NODI POSTI DA USB
Il giorno 9 ottobre in Direzione Regionale si è svolto un incontro tra la Delegazione di parte pubblica e le Organizzazioni Sindacali. All’ordine del giorno l’avvio di una nuova procedura di mobilità regionale ed alcuni chiarimenti in tema di buoni pasto ed abilitazioni internet.
Come USB abbiamo colto l’occasione per dire la nostra sull’articolo recentemente apparso sul quotidiano Libero. Avevamo chiesto alla Direzione Centrale una forte presa di posizione (anche, eventualmente, con un’azione giudiziaria) al fine di tutelare dignità e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Registriamo positivamente l’intervento della Direttrice Regionale, anche se a nostro avviso ci sarebbe bisogno da parte della Direzione Centrale di un intervento non soltanto comunicativo. Un intervento che difenda apertamente le lavoratrici ed i lavoratori che sono troppo spesso il bersaglio della rabbia sociale.
Sul tema della mobilità, facendo memoria delle criticità emerse nell’ultimo accordo regionale, abbiamo espresso contrarietà al criterio della “mobilità per stabili”, poiché elemento distorsivo frutto di interpretazione unilaterale dell’amministrazione; chiediamo quindi chiarezza e trasparenza fin dall’inizio. Riteniamo poi che la mobilità debba essere precedente alle nuove assunzioni perché non si può aspettare il 2020 per dare risposte ai colleghi. Ribadiamo, inoltre, l’importanza della Mobilità funzionale registrando che se da un lato si chiede dinamicità ed autoformazione, quando poi c’è una legittima aspirazione al mutamento di mansioni non c’è, da parte dell’amministrazione, una adeguata attenzione alle aspirazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Chiediamo quindi l’inizio di una stagione in cui su questo tema vengano attuati i principi di reciprocità, correttezza e parità di trattamento.
In tema di abilitazioni internet abbiamo voluto sottolineare anche quello che più in generale attiene alle abilitazioni informatiche, evidenziando che già dallo stato di agitazione del 2016 avevamo denunciato la farraginosità delle stesse, nonché la mancata interazione tra gli applicativi, che spesso impattano negativamente sull’efficienza degli uffici e sul rischio di errori materiali.
Sui buoni pasto abbiamo ribadito la nostra ferrea posizione. I buoni pasto dovrebbero essere stabilizzati all’interno del salario delle lavoratrici e dei lavoratori.
Abbiamo poi colto l’occasione per portare all’attenzione della Direttrice alcune problematiche che riguardano singole DP Lombarde: Cremona, Lodi e Bergamo.
Abbiamo consegnato alla Direttrice Regionale il verbale dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della DP di Cremona che si è svolta il 01 ottobre. In tale assemblea le lavoratrici ed i lavoratori hanno chiesto alle Organizzazioni sindacali presenti ed alle RSU la rottura delle relazioni sindacali. Abbiamo illustrato nel dettaglio alla Direttrice Regionale la situazione di Cremona (che impatta fortemente sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e sul clima generale dell’ufficio) e le abbiamo chiesto di farsi carico della problematica. Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la situazione che si è creata a Cremona è ben in evidenza presso la Direzione Regionale, che provvederà a breve ad effettuare le convocazioni di rito.
È stato poi segnalato alla Direzione Regionale che la Direzione Provinciale di Lodi, disattendendo apertamente la norma contrattuale ed una nota operativa precedentemente emanata, senza alcuna comunicazione preventiva alle RSU ed alle OO.SSS, ha dato disposizioni ai propri Responsabili delle articolazioni affinché le ore di straordinario già lavorate dal personale non vengano fruite come riposo compensativo ma vengano esclusivamente imputate a pagamento. È stato richiesto sul tema un confronto in sede locale, di cui si attendono gli sviluppi.
Infine, sulla questione dei locali della DP di Bergamo, abbiamo evidenziato che la situazione complessiva dello stabile è ben diversa da quella del salone della Repubblica, recentemente tirato a lucido in occasione proprio della visita ufficiale della delegazione regionale (con bagni spesso in condizioni disagiate e condizionatori non funzionanti). Abbiamo comunque ricevuto rassicurazioni sul fatto che tutti i locali del piano ammezzato verranno interessati da lavori di ammodernamento (struttura e arredi). Ci siamo poi fatti portavoce di molti colleghi dell’UPT, timorosi di finire stipati in spazi non adeguati. Ci è stato risposto che è allo studio l’acquisto di arredi idonei ad uno sfruttamento più razionale dello spazio disponibile ed è stata accolta la nostra proposta di ripensare eventualmente la distribuzione del personale nello stabile. Nell’ambito della discussione sugli spazi abbiamo riportato anche quanto espresso dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Bergamo in merito all’inadeguatezza dei locali concessi in occasione delle assemblee stesse.
Queste le ragioni portate al tavolo ma le battaglie per la conquista dei nostri diritti si devono svolgere nei luoghi di lavoro, chiediamo, quindi, alle lavoratrici e ai lavoratori di rimboccarsi le maniche ricordando di segnalarci tutte le problematicità presenti nelle Direzioni Provinciali.