Agenzia Entrate, non scaricate le responsabilità dei Contributi a Fondo Perduto (CFP) sulle spalle dei lavoratori
USB ha scritto alla Direzione Regionale della Lombardia per chiedere di modificare le istruzioni impartite alle DP in tema di erogazione ai contribuenti del Contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio.
Sembrerebbe che ancora una volta ci sia da parte dell'Amministrazione il tentativo di scaricare le incertezze normative sulle spalle dei contribuenti e dei Lavoratori.
La DR Lombardia (unica in Italia a quanto ci risulta) ha chiesto infatti agli Uffici di impegnarsi ad informare i contribuenti dell'eventuale riapertura dei termini per la presentazione delle istanze integrative di CFP.
Nessuna norma di legge o atto interno dell'Amministrazione prevede a carico dell'Agenzia delle Entrate un obbligo di informazione al contribuente sull'eventuale emanazione di future istruzioni operative in tema di richiesta di contributi a fondo perduto.
Secondo USB questo onere ricadrà inevitabilmente sui funzionari che istruiranno le pratiche, i quali si troverebbero poi chiamati a rispondere di eventuali danni subiti dai contribuenti qualora gli stessi dovessero essere pregiudicati dalla mancata informativa da parte del Funzionario (si pensi all'ipotesi di un contribuente che, a causa di una prolungata ma giustificata assenza del Funzionario dall'Ufficio, non viene avvisato in tempo utile della riapertura dei termini, decadendo pertanto dalla facoltà di richiedere il contributo).
Abbiamo chiesto quindi alla Direzione Regionale di specificare che non sussiste alcun obbligo informativo a carico del Funzionario incaricato della gestione della pratica e alle Direzioni Provinciali di astenersi dal richiedere ai Funzionari di predisporre e sottoscrivere qualsivoglia e-mail da cui possa scaturire un obbligo informativo a loro carico.
USB A.F. Lombardia
In allegato trovi la nota inviata alla Dr e a tutte le Dp