Lombardia - Entrate, USB firma protocollo regionale sicurezza. Ora si passa alle Dp.

Milano -

Si è svolto due giorni fa l'incontro in videoconferenza tra Dr Lombardia e O.O.S.S. sul tema della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro in relazione all'emergenza epidemiologica in corso "covid-19".

La riunione ha fatto seguito al confronto nazionale tenutosi tra il 29 aprile e il 03 maggio.

Nel nostro intervento come USB abbiamo evidenziato il nostro percorso, sfociato nella sottoscrizione del Protocollo nazionale di intesa con l'Amministrazione del 03 maggio 2020.

Alla base di quel protocollo c'è stata la presentazione di un nostro documento, con richieste articolate e stringenti, allo scopo di ottenere sul piano nazionale misure omogenee in termini di prevenzione e sicurezza.

Abbiamo seguito la stessa strada anche nel confronto con la DR Lombardia, proponendo per iscritto l'adozione di un protocollo regionale, che vada ad integrare il protocollo nazionale, secondo noi insufficiente nella regione che è ancora l'epicentro della pandemia (in Lombardia si stimano almeno 1 milione e mezzo di contagi ed un numero di decessi pari almeno al doppio di quelli ufficiali)

Dopo aver ribadito che non si ritiene né opportuno né legittimo introdurre particolari cambiamenti rispetto alla situazione attualmente in essere di lavoro agile (come ad esempio rientri ulteriori rispetto a quelli attualmente previsti o la ripresa delle attività esterne) perché attualmente non ci sono ancora le condizioni per poter parlare di fase 2 in Lombardia, abbiamo presentato alcune richieste puntuali da inserire nel protocollo (test, mascherine obbligatorie, rilevazione temperatura obbligatoria, turnazione - vedi allegato).

Dopo il nostro intervento anche la maggior parte delle altre sigle ha chiesto alla DR di integrare il protocollo nazionale con un protocollo regionale o con linee guida chiare e dettagliate.

La DR ha sottoposto alle O.O.S.S. un verbale (nella sostanza un verbale d'intesa), con allegato un documento elaborato dall'unità di crisi regionale, che abbiamo deciso di sottoscrivere.

A cominciare dall'importante premessa contenuta nel verbale dove si "prende atto che la cd “fase due” per le pubbliche amministrazioni - in considerazione di quanto stabilito dall’articolo 2, comma 1 D.P.C.M. del 26/04/2020 – continua ad essere disciplinata dalle previsioni dell’articolo 87 del dl 18 del 2020 e, per l’Agenzia delle Entrate, il Lavoro Agile continua ad essere lo strumento ordinario di svolgimento della prestazione lavorativa e conseguentemente la presenza del personale negli Uffici è al momento limitata al solo fine di assicurare esclusivamente le attività indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro", il verbale e l'allegato, infatti, oltre ad introdurre ulteriori miglioramenti al protocollo nazionale, forniscono indicazioni precise alle DP in vista della prossima apertura della contrattazione decentrata, recependo moltissime delle richieste avanzate da USB (obbligo di indossare la mascherina in presenza di altre persone; coinvolgimento degli RLS, RSPP e del Medico competente nella contrattazione decentrata; obbligo di tempestivo aggiornamento dei DVR, Piano d’emergenza e DUVRI; richiamo a criteri di presenza minimale in termini di numero di persone e orario di presenza; riferimento all’approvvigionamento dei dispositivi di misurazione della temperatura corporea da distribuire alle articolazioni locali; previsione della pulizia quotidiana delle postazioni di lavoro). Vi è poi un importante richiamo alla volontarietà come criterio privilegiato di rotazione nei rientri.

Purtroppo però per quanto riguarda le altre misure da noi ritenute urgenti ed indispensabili (test diagnostici, fissazione a livello regionale di contingenti minimi, turnazione settimanale, presenza massima oraria in ufficio, numero di lavoratori in ogni stanza, f.o. solo su appuntamento, pause obbligatorie), la DR ha preferito spostare il confronto sui tavoli Provinciali.

Trovandoci nella regione più martoriata d'Italia avremmo preferito maggior coraggio da parte del nuovo Direttore Regionale.

Avremmo preferito sottoscrivere un vero e proprio protocollo d'intesa regionale e avremmo voluto che fossero accolte anche le altre richieste che abbiamo avanzato.

Secondo noi la drammatica realtà della regione al centro della Pandemia mondiale avrebbe richiesto ben altro atteggiamento da parte della Direzione Regionale, specialmente per quanto riguarda le province che hanno un rapporto di contagiati sul numero di abitanti superiore a cinque per mille (tra cui le città più importanti della regione, Milano, Brescia e Bergamo).

Il tavolo permanete regionale istituito anche con la presenza di USB, che si incontrerà con cadenza periodica, vigilerà affinché tutte le DP si muovano in maniera coordinata e rispettosa delle linee guida nazionali e regionali.

USB sarà parte attiva sul tavolo regionale e su quelli provinciali al fine di evitare che accada quello che è accaduto nella prima fase dell'emergenza, dove la maggior parte dei Direttori Provinciali (Datori di Lavoro deputati a garantire la sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori) hanno dato dimostrazione di impreparazione, pressappochismo e scarsa propensione all'assunzione di responsabilità, mettendo per questo in pericolo la salute della collettività.

La battaglia di USB si sposta dunque sui tavoli Provinciali.

A margine dell'incontro abbiamo segnalato (ma lo avevamo già fatto per iscritto) il fatto che indebitamente molte Direzioni Provinciali stanno richiedendo ai Lavoratori di compilare schede di report sull'attività svolta in smart working (comportamento espressamente vietato dalla DC). Sul punto la DR si è impegnata ad aprire un confronto chiarificatore con le Direzioni Provinciali.     

USB - Agenzie fiscali Lombardia

 

In allegato le nostre proposte scritte presentate al tavolo regionale.