Lombardia in arancione rinforzato. Scuole chiuse ma nessun supporto ai lavoratori con i figli a casa

Milano -

La Lombardia è in zona arancione rinforzata, quindi la didattica sarà a distanza, ma le scuole non sono affatto chiuse: il personale ATA resta in servizio a scuola e i docenti devono lavorare in didattica a distanza. Se gli studenti disabili e DSA vanno a scuola, sono obbligati ad essere a scuola, se la scuola prevede laboratori, questi saranno in presenza a scuola, e i docenti che hanno problemi di connessione o non hanno la strumentazione a casa faranno DaD da scuola.

Il problema è che se le scuole sono a distanza, anche quelle dell'infanzia, i bambini sono a casa, quindi come possono i docenti, così come gli altri lavoratori, andare a scuola?

Da due mesi non viene rinnovato il congedo parentale speciale per i genitori di alunni/studenti in didattica a distanza, che comunque è sempre stato retribuito solo al 50%; non ci sono strumenti utilizzabili per i lavoratori per affrontare questa situazione di difficoltà e, possiamo scommetterlo, saranno le donne a pagare il prezzo più alto, in un paese in cui ancora sono la struttura che regge quasi tutto il lavoro di cura.

Non si possono prendere decisioni così importanti, in modo improvviso senza garantire i lavoratori e le loro famiglie.

Chiediamo quindi che venga attuato immediatamente il congedo al 100% per i genitori i cui figli sono costretti in casa per sospensione delle lezioni e che si pongano subito le famiglie dei lavoratori nelle condizioni di affrontare con maggiore serenità un momento ancora così critico.