Lombardia modello sì, ma di speculazione economica e disastro ambientale!

Milano -

Quello che è accaduto a Milano e in Lombardia nella notte tra il 24 e il 25 luglio è un disastro di dimensioni mai viste. Centinaia di alberi sradicati, tetti divelti, macchine sfondate. La capitale regionale praticamente inagibile. Due persone, tra cui una ragazzina, sono morte. Il presidente della Regione Fontana ha chiesto lo stato di emergenza e il sindaco Sala ha girato un video imbarazzante in cui diceva che in 65 anni non aveva mai visto nulla del genere.

Beh, certo, nessuno lo aveva mai visto, perché il cambiamento climatico, causato da un modello economico che consuma letteralmente il pianeta, si sta palesando in tutta la sua portata e le sue conseguenze devastanti negli ultimi anni.

Non solo nulla si fa per ripensare questo modello di sviluppo, ad alcun livello, internazionale, europeo, nazionale, perché prima viene sempre il profitto, ma dobbiamo anche vedere chi ci governa cascare dal pero e dire che ora affronteranno l'emergenza.

Questa non è una emergenza, questo è il presente e il futuro e, per quanto le due tempeste del 24 pomeriggio e della notte successiva siano state davvero impressionanti, qualche domanda bisogna pure porsela sulla gestione del territorio, del verde, della città e della regione.

USB Lombardia chiede con forza che le politiche di gestione del territorio regionale e della città cambino, siano improntate ad un reale benessere e sicurezza dei cittadini e non ad un modello da città e regione vetrina che ha mostrato tutte le sue falle.

USB Lombardia