LOMBARDIA SANITA' ALLARME ROSSO

IN LOMBARDIA CALA LA SCURE DELLA FINANZIARIA E LA SANITA’ PAGA IL PREZZO PIU’ ALTO

Milano -

La Confederazione USB chiede un incontro alla Regione Lombardia per aprire un tavolo di confronto

NUOVI VINCOLI PER LE CURE COSTOSE, UN TAGLIO AI CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO, RIDIMENSIONE DEI FONDI PER I CENTRI CHE FANNO RICERCA, RIDUZIONE SUI RICOVERI

La Regione Lombardia vara una nuova manovra di tagli sulla Sanità da 135 milioni di Euro, il provvedimento è contenuto nella delibera 9/2057 e giovedì 4 agosto è già stata presentata ai vertici delle Aziende Ospedaliere.

Le ripercussioni sui Cittadini/Pazienti sono principalmente quattro:

1.      Riduzione dei ricoveri (considerati inutili) dell’1%

2.      Nuovi vincoli e tagli per le cure e i farmaci ultra-costosi

3.      Il  super ticket su esami e visite specialistiche

4.      Il Ticket di 10,00 euro che in Lombardia è stato rimodulato, da zero a 30 euro, sulla base del costo delle singole prestazioni

I Direttori Generali delle A.O. avranno altri paletti sulla spesa corrente: i contratti a tempo determinato e atipici non potranno superare quelli attivati nel 2010, i nuovi progetti potranno essere attivati solo dopo il via libera del Pirellone, cosa ancora più grave per le A.O. di fronte a prestazioni sanitarie inferiori a quelle previste da dal contratto stipulato con la Regione, scatteranno  azioni di riequilibro finanziario, in parole povere le aziende dovranno tagliare sui posti letto chiusure di servizi o reparti ridimensionare il personale.

In questa delibera è previsto anche un forte taglio dei fondi per gli ospedali pubblici che fanno ricerca, e riduce anche le tariffe di rimborso per gli ospedali sedi di facoltà di Medicina e per gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).

Ma non basta nella delibera la spesa per i farmaci File F (termine tecnico per indicare i medicinali ultra-costosi) acquistati direttamente dagli ospedali per curare i tumori, l’Aids, l’emofolia, le malattie rare, i problemi legati ai trapianti, tutto questo non potrà superare i livelli del 2010, più un massimo pari al 7%, anche questo taglio ricade sui i cittadini che nei momenti difficili dovranno pagare per avere dignitose cure.

La Regione Lombardia, invece di tagliare i costi della politica regionale con stipendi mensili che partono da 7.000 euro fino 15.000 euro pro-capite, invece di tagliare gli accreditamenti alle strutture private (regalo agli amici) che poi questi ospedali sono sull’orlo del fallimento (San Raffaele) anche se la regione versava e continua a versare 40 milioni di euro all’anno,invece di costruire mega residenze regionali, con lussuosi uffici, per gli assessori, calpesta ogni dignità e taglia sulla salute dei cittadini.

USB E’ GIA’ IMPEGNATA AD ATTIVARE TUTTE LE INIZIATIVE NECESSARIE PER FERMARE GLI EFFETTI DI QUESTA MANOVRA ED OTTENERE SERVIZI SANITARI PUBBLICI ACCESSIBILI A TUTTI.

 

MILANO 5 AGOSTO 2010                                                       USB Confederale Lombardia.