Milano: Area B; B come Classista!

Milano -

Nelle società anglosassoni, ma soprattutto negli USA, qualsiasi  intervento assistenziale è visto con sospetto e avversione non solo dai ceti più abbienti chiusi a difesa dei propri privilegi fiscali ma finanche dai ceti più popolari e, infatti,  lo stato assistenziale (welfare) in pratica non esiste se non per limitati sussidi di disoccupazione.

Questo non è il frutto di una particolare perversione sadica, bensì un elemento culturale che trae le sue origini negli oscuri meandri del pensiero calvinista da cui la società americana, che non si caratterizza certo per un elevato standard medio di istruzione, non si è mai emancipata ereditando così il curioso concetto secondo il quale la povertà è una colpa e, quindi,  il povero è il primo, se non l’unico, responsabile della propria misera condizione sociale e della propria indigenza.

Questo concetto, ormai assurto, più o meno consciamente, ad indiscutibile assioma nelle  società iperindividualiste, pare si sia insinuato anche nella “progressiste e democratiche” menti del sindaco Sala e della  giunta comunale nel suo complesso.

Come giudicare infatti l’insensibilità a qualunque obiezione o critica sconfinante nella protervia con cui la giunta ha varato la delibera AREA B, provvedimento del quale, neanche concedendo l’attenuante della lotta all’inquinamento, si riesce a nascondere o, quanto meno, a  mitigare la sua profonda iniquità intrinseca, la sua carica discriminatoria e classista?

Non sono, questi, anacronistici e vetusti slogan di nostalgici della contestazione vetero marxista, ma semplici valutazioni che portano alla constatazione che per l’amministrazione comunale esistono figli e figliastri perché chi ha i soldi può permettersi di scorrazzare tranquillamente ovunque e continuare ad inquinare .

 

Chi ha provato a guidare un’auto ibrida si  è subito reso conto del fatto che le auto ibride plug- in non sono ecologiche; sono  false auto elettriche e presentano un consumo elevato e quindi un elevato inquinamento.

La giunta comunale non si è neanche soffermata a valutare il fatto che un SUV di grossa cilindrata, se pur di classe Euro6,  nel suo vagare per il centro cittadino non può che inquinare molto più di un’auto di piccola cilindrata: è dimostrato, infatti, che i tre veicoli ibridi plug-In di alta gamma e di grossa cilindrata  (BMW X5 ,Volvo XC60 e Mitsubishi Outlander) presentano emissioni tra il 28% el’89% in più rispetto a quanto dichiarato dai costruttori ( Europatoday 20 gennaio 21), e quindi, con tutta probabilità, molto di più dell’utilitaria euro 3, 4 o 5 di piccola cilindrata che magari è usata solo per recarsi a far compere al mercato rionale.

E’ tutto racchiuso in questo semplicissimo raffronto perfettamente noto a tutti fin dal 2021, ma del tutto ignorato da quei democratici “all’amatriciana” della giunta comunale, la valenza classista e discriminatoria della delibera area B;  ma, d’altra parte, si sa che è molto più semplice colpire e fermare pantalone che non il ricco e pasciuto frequentatore delle ZTL , ed è qui che si comprende come la massima del Marchese del Grillo : “io so’ io e voi non siete un cazzo”  rappresenti ormai  la stella polare della politica del partito ZTL.

 

G. Silva